Arrivano i Carabinieri

Cinghiale nel parcheggio del supermercato: "La dichiaro in arrosto!"

Il grosso animale mette in fuga un militare e il filmato diventa subito virale, facendo scatenare il Web.

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Il cinghiale "attenzionato" dai carabinieri

Alcune notti fa un esemplare di cinghiale ha fatto capolino nel parcheggio di un supermercato, in provincia di Varese. Per i Carabinieri intervenuti non è stato per nulla semplice avere a che fare col grosso animale: caricato, un militare ha dovuto battere in ritirata in fretta e furia per mettersi in sicurezza.

ECCO IL VIDEO:

Cinghiale a spasso nel parcheggio del supermercato

E' successo a Masnago, nel parcheggio dell'Esselunga. Sul posto è arrivata rapidamente una gazzella dei Carabinieri, visto il pericolo costituito dalla presenza dell’animale in prossimità dell’abitato, e vista la sua stazza. Intervento inusuale, in cui i militari non hanno potuto certo sfoderare le loro capacità di mediazione come avviene normalmente. E per nulla intimorito dalla divisa, il cinghiale ha accennato anche una carica a uno dei militari costringendolo al riparo all’interno dell’auto di servizio, come ripreso nel video pubblicato su Instagram “All Cinghiali Are Bastard”, al quale sono seguite le immancabili ironie dei follower, tra cui la battuta "La dichiaro in arrosto!".

Convivenza coi cinghiali, un problema sempre più attuale

Al di la dell’episodio “curioso”, la presenza dei cinghiali nei boschi della provincia di Varese da anni rappresenta un’emergenza che non si riesce ad arginare, dalla zona del Saronnese e del Tradatese fino all’Alto Varesotto dove questi animali sono protagonisti di danneggiamenti e incidenti sempre più gravi, nonostante gli sforzi degli enti parco nel limitarne il numero con la caccia di selezione. Emergenza contro cui Coldiretti è recentemente tornata a chiedere un intervento incisivo da parte delle autorità regionali e dello Stato, ampliando le possibilità di intervenire con abbattimenti e iniziative di contenimento.

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E le cronache del recente passato raccontano di fatti anche gravi, causati da cinghiali allo stato brado.

Nella notte del 18 novembre 2020, Gianfranco Torta, un agricoltore della provincia di Alessandria, mentre stava raggiungendo il mercato ortofrutticolo di Asti, ha fotografato un gruppo di animali selvatici che scorrazzava liberamente lungo l’autostrada A21, all’altezza dell’uscita di Asti: un'immagine simbolo che ben denota quanto la gravità del problema abbia raggiunto livelli particolarmente critici.

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Sempre in Piemonte, nella notte tra mercoledì 30 settembre e giovedì 1 ottobre 2020, Simonluca Agazzone e Matteo Ravetto stavano viaggiando, insieme ad un terzo amico, lungo la A26 quando, a causa dell'attraversamento della carreggiata da parte di due grossi cinghiali, la loro auto è finita fuori strada. Per i due calciatori professionisti purtroppo, non si è potuto fare nulla. I due sono deceduti a seguito dell'impatto della loro vettura con l'animale selvatico, mentre il terzo amico è rimasto lievemente ferito.

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A pochi giorni di distanza dalla tragica scomparsa di Simonluca e Matteo, un altro terribile incidente stradale in Lombardia causato da un cinghiale ha portato alla morte di Lucrezia Mirtilli, 21 anni. La giovane si trovava alla guida di una Toyota Yaris a Scandolara Ravara (Cremona) quando, intorno alle 19.45, è uscita di strada mentre stava percorrendo la sp85. L’auto si è ribaltata più volte in un campo e lei, e il fidanzato 24enne, sono stati sbalzati fuori dall’abitacolo. Poi la corsa disperata in ospedale che non è servita a salvarle la vita.

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