AMBIENTE

Inquinamento dell'aria: Italia condannata dalla Corte di Giustizia Ue per violazione dei limiti

Le città che maggiormente risentono del problema sono: Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma, Genova e Catania.

Inquinamento dell'aria: Italia condannata dalla Corte di Giustizia Ue per violazione dei limiti
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L'Italia non ha fatto abbastanza in questi anni per ridurre le polveri sottili che rendono irrespirabile l'aria nel nostro paese e soprattutto nelle aree del nord che, per una questione geografica, sono meno soggette al passaggio dei venti. Tradotto: c'è una maggior stagnazione  degli inquinanti prodotti dalle attività umane.

Italia condannata

Per questa ragione la Corte di Giustizia Ue, accogliendo un ricorso della Commissione Europea nell'ambito di una procedura d'infrazione, ha stabilito che il nostro Paese non ha adottato misure per ottemperare agli obblighi previsti dalla direttiva Ue sulla qualità dell'aria.

La Corte di Giustizia ha, infatti, accertato il sistematico superamento del valore limite del biossido d’azoto in tutte le zone in esame, a decorrere dall’anno 2010.

Le città che maggiormente risentono del problema sono: Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma, Genova e Catania. Tutti agglomerati fortemente urbanizzati (con edifici molto energivori), industrializzati con poco verde e alti volumi di traffico sia di auto che di mezzi pesanti.

Inquinamento

440.000 morti premature ogni anno per inquinamento

L'inquinamento atmosferico ha causato, soltanto nel 2019, circa 440.000 morti premature in Europa, di cui 364.000 nell'Unione Europea a 27 Stati e oltre 63.700 solo in Italia. Dati allarmanti che oggi più che mai devono far riflettere e spingere gli Stati membri dell'UE ad adottare misure straordinarie, spesso impopolari, per ridurre le polveri sottili immesse in atmosfera.

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