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Lotta alle dipendenze: Lombardia in prima linea grazie alla Lega

Il Consiglio ha approvato una nuova legge dedicata alla presa in carico dei pazienti.

Lotta alle dipendenze: Lombardia in prima linea grazie alla Lega
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La tossicodipendenza non è un problema relegato agli anni Ottanta: ai tempi l’emergenza sociale era certamente più visibile, ma oggi non ha smesso di colpire le più svariate fasce di popolazione. In Lombardia, ad esempio, il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope sta mostrando un trend costante: nel 2019, il sistema sanitario regionale ha curato 49.597 persone, in leggero aumento (+2%) rispetto all'ultimo triennio.

Dal gruppo consigliare Lega in Regione

Il problema non si limita alle droghe “classiche”, ma riguarda anche consumo di smart drugs, oltre all'abuso di farmaci, gioco d'azzardo, shopping compulsivo e dipendenza da internet, fenomeni tutt'altro che da sottovalutare visto che sono l'espressione di un profondo disagio psichico.

Vi è poi l'aspetto della doppia diagnosi: circa il 20% degli utenti è dipendente da due o più forme di disagio psichico e necessita di una presa in carico multidisciplinare.

Lotta alle dipendenze: Lombardia in prima linea

Per fare fronte a questa situazione, il Consiglio regionale, su proposta della Lega, ha approvato una nuova legge che riforma l'intero sistema di presa in carico dei pazienti con dipendenze. A livello nazionale la legislazione è ferma al 1990, quindi Regione Lombardia farà da apripista per rinnovare il sistema, introducendo concetti innovativi come l’aggancio e la diagnosi precoce, i programmi di cura e riabilitazione e l'ampliamento della presa in carico non solo del paziente, ma anche dei familiari.

La massima attenzione sarà rivolta alla cura dei minori e al loro recupero sociale e formativo. Le unità d'offerta saranno messe in condizione di operare in maniera rapida ed efficace, attraverso l'azione sinergica di tutto il sistema sanitario regionale. Per l’attuazione di queste norme la Regione mette in campo risorse per 169 milioni di euro, finalizzati al contrasto delle dipendenze ma anche a progetti di reinserimento sociale e lavorativo. Con questa riforma, la Lombardia si dimostra ancora una volta il modello da seguire.

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