Nuova legge: è scontro

Riforma Sanità lombarda, sì dopo le correzioni del Governo. Moratti: "Rilievi tecnici". Il Pd: "Modifiche sostanziali"

Soddisfatto l'assessore al Welfare Moratti, ma il Centrosinistra ha picchiato ancora duro contro le strategie della Giunta.

Riforma Sanità lombarda, sì dopo le correzioni del Governo. Moratti: "Rilievi tecnici". Il Pd: "Modifiche sostanziali"
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Via libera definitivo alla riforma della legge sulla sanità della Lombardia. Il semaforo verde dal Pirellone è arrivato ieri, martedì 11 maggio 2022, nell'ambito della legge di revisione ordinamentale dopo che il Governo aveva chiesto alla Regione di apportare alcune modifiche al documento sulla Sanità approvato a fine novembre.

E' infatti previsto che ogni anno dalla Giunta vengano proposte due leggi di revisione ordinamentale con l’obiettivo di aggiornare la normativa vigente.

Il tema caldo, la Sanità

Il tema della sanità è stato inserito nell’articolo 10.

Tra le novità, introdotte su richiesta dal Governo e concordate tra Regione e Ministero “in ottemperanza del principio di leale collaborazione istituzionale”, ci sono:

  • l’estensione della presa in carico anche ai pediatri
  • l’abrogazione del fondo di telemedicina che comunque verrà istituito su iniziativa della Giunta
  • il ricollocamento in capo alla Regione dell’accreditamento delle strutture sanitarie e socio sanitarie demandando alle ATS lo svolgimento della sola istruttoria
  • la revisione dei termini per la stabilizzazione delle sperimentazioni gestionali
  • la valorizzazione della figura dell’ottico escludendo quella dell’ottico optometrista
  • il raccordo del sistema di remunerazione DRG con quello statale
  • una diminuzione di 100 milioni di euro della norma finanziaria (risorse destinate alla costruzione di case e ospedali di comunità che Regione intende comunque stanziare autonomamente)
  • la norma che prevede che la Commissione regionale individui le candidature più adatte in un numero tra il quadruplo e il quintuplo dei direttori da nominare.

La soddisfazione dell'assessore al Welfare Moratti

Soddisfatta alla conclusione della votazione (41 voti a favore, 19 contrari ) la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti:

"La maggioranza si è dimostrata coesa e granitica. Si trattava essenzialmente di rilievi tecnici. Ora abbiamo una legge pienamente vigente che ci consente di proseguire l'opera che abbiamo già iniziato di messa a terra della riforma: una riforma che ha tempi certi e risorse, 1 miliardo e 200 milioni dal Pnrr e 800 milioni di risorse regionali".

Le critiche dell'opposizione

Dura l'opposizione con il capogruppo Fabio Pizzul che parla di riforma modificata ma di problemi lombardi irrisolti:

"La riforma della sanità lombarda ha dovuto essere corretta da un nuovo voto in Aula, e non su aspetti secondari, ma per modifiche sostanziali. Senza queste modifiche, chieste espressamente dal Governo, la riforma sarebbe stata impugnata e rimandata al giudizio della Corte Costituzionale. Tuttavia, i problemi dei lombardi, come la mancanza di medici, i pronto soccorso intasati e le liste d’attesa lunghissime, anche con questa nuova versione non vengono affrontati e risolti: basta pensare alle numerose inaugurazioni di Case della Comunità che, al momento, sono solo gusci vuoti e non offrono i servizi previsti dalla normativa nazionale".

Sulla stessa falsariga, Marco Fumagalli del Movimento 5 Stelle:

"La sanità lombarda continua a essere lontana dal modello nazionale".

Critico anche Michele Usuelli di +Europa:

"L'accreditamento, la parificazione pubblico-privato, sui modi di finanziare la sanità, alcuni aspetti importanti del corpo della legge rimangono questioni ancora aperte".

Sì alla riforma, maggioranza granitica

Di diversa opinione evidentemente la maggioranza, come ad esempio con il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi:

“Con il voto di oggi il Consiglio regionale ha recepito pienamente le indicazioni, di natura
meramente tecnica e formale, del Governo sulla riforma regionale della sanità, che in questi mesi sta trovando piena applicazione. Come Regione siamo orgogliosi di avere emanato una legge di ampio respiro, che giorno dopo giorno renderà il nostro modello sanitario ancora più efficace e all'avanguardia”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il “collega” della Lega, Roberto Anelli:

“Dal capogruppo del Pd arrivano affermazioni senza capo né coda che servono soprattutto a nascondere le magagne della sinistra e in particolare i tagli voluti dal ministro Speranza alla sanità lombarda".

E ancora:

"La linea del Pd è quella di cercare di denigrare una riforma che sta già dando risposte concrete ai territori, con le prime case e ospedali di comunità già inaugurati e operativi. Oggi abbiamo migliorato ulteriormente la legge sul potenziamento della sanità regionale, accogliendo inoltre le modifiche che sono state concordate con il governo nazionale”.

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