In una cascina

Coltivazione di 457 piante cannabis: spacciatori traditi dai loro cani VIDEO

Ben 12 stanze adibite a serre, un'organizzazione professionale che però non ha fatto i conti con gli amici a 4 zampe.

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Non pensate a qualche vasetto di cannabis scaldato dalla luce di un paio di lampadine. Due uomini avevano creato una piccola Versailles in una cascina nel Mantovano, adibita alla coltivazione di stupefacente. Dodici stanze trasformate in serre artigianali, complete di illuminazione, termostato, igrometro, impianto di ventilazione e temporizzatori. Ciliegina sulla torta: per mantenere tutte queste spese hanno quindi deciso di allacciarsi abusivamente alla linea elettrica principale. Ma non avevano fatto i conti con i loro cani...

Scoperta maxi coltivazione di cannabis

La coppia di coltivatori abusivi possedeva due rottweiler, che lasciava scorrazzare liberi nella corte agricola e dintorni. A richiamare l'attenzione delle forze dell'ordine sono state diverse segnalazioni di persone che si imbattevano nei quadrupedi lasciati allo stato brado. Giunte quindi sul luogo per effettuare dei controlli le forze dell'ordine hanno sentito provenire da alcuni fabbricati della corte un rumore assordante di ventilatori, che non trovava alcuna giustificazione apparente.

Arrestati due albanesi

I Carabinieri e la Polizia Locale di Sustinente hanno così scoperto la maxi coltivazione illegale: oltre mille sono stati i vasi rinvenuti, di cui 457 con le piante di canapa indiana in maturazione e 576 pieni di terriccio pronti ad essere coltivati. Numerosissimi i fertilizzanti e acceleranti botanici nonché le varie attrezzature da giardinaggio. Sono quindi scattate le manette per due uomini di nazionalità albanese.

Furto di energia elettrica

Il successivo intervento di personale Enel ha anche permesso di certificare l’allaccio abusivo alla linea elettrica principale e di stimare consumi approssimativi per 80 kw/h circa. I due albanesi sono stati portati presso il carcere di Mantova mentre l’intera struttura, risultata essere di proprietà di uno dei due indagati, è stata sottoposta a sequestro penale.

Da Prima Mantova

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