Botta e risposta tra ImmaginArcore e sindaco Colombo su Villa Borromeo
Il pomo della discordia è il costo del biglietto di ingresso (anche per gli arcoresi) deciso dall'Esecutivo Colombo per visitare la Montagnola
Volano gli stracci tra i rappresentanti della lista civica "ImmaginArcore" e il sindaco Rosalba Colombo sul recupero di Villa Borromeo. LEGGI QUI
Un duro botta e riposta via Facebook
Un duro botta e risposta via Facebook quello andato in scena nelle ultime ore. Ma il restauro della Montagnola è sempre stato un tema (e non l'unico) che ha diviso le due compagini di centrosinistra.
A dare il via alle danze, o meglio alle feroci polemiche, è stato un manifesto pubblicato da "ImmaginArcore", la lista civica capitanata dal capogruppo in consiglio comunale Carlo Zucchi, sulla bacheca comunale accanto alla biblioteca e sul profilo Facebook del consigliere Carlo Zucchi.
Le tariffe di ingresso in Villa Borromeo il pomo della discordia
La goccia che ha fatto traboccare il vaso (già colmo) nei rapporti burrascosi tra ImmaginArcore e l'Esesutivo è stata la determinazione delle tariffe di ingresso per visitare la Villa stabilite dalla Giunta arcorese.
"Villa Borromeo non è casa Colombo"
"Padroni a casa nostra - Villa Borromeo non è casa Colombo". E' questo lo slogan scelto da ImmaginArcore, Leu e Sel per contrastare la scelta dell'Esecutivo Colombo di fare pagare tutti, arcoresi e non, che vogliono visitare la Montagnola.
"ImmaginArcore" punta il dito soprattutto sulla scelta di fare pagare il biglietto di ingresso anche ai cittadini arcoresi. E, parafrasando il famoso "Padroni a casa nostra" di Matteo Salvini, ha prodotto il manifesto qui soto riportato.
Ecco il testo pubblicato sul manifesto
"Un pastore d'anime, che ha esercitato per anni il suo ministero in città, riferendosi all'assegnazione all'Accademia di Brera delle Scuderie annesse alla Villa Borromeo, soleva affermare con fare perplesso: "Non mi piace dover suonare il campanello per entrare a casa mia".
Ebbene, ora per entrare in Villa Borromeo gli Arcoresi non dovranno solo suonare il campanello, ma pagare pure 6 euro. Il recupero della Villa è già pagato da noi, nella misura di circa 1000 euro pro capite, neonati e centenari compresi. E' cosa priva di senso dover pagare, non per partecipare ad eventi, ma solo per vedere come è tornata ad essere. La Villa è casa nostra, deve essere un luogo disponibile alle nostre associazioni, senza spese aggiuntive rispettoai costi vivi. E' assurdo destinarla in parte a degli uffici di un Consorzio che, forse in modo indiretto pagherà qualcosa, non in soldi bensì con delle vaghe contropartite. L'Amministrazione Comunale ha avuto oltre tre anni
per individuare per la struttura delle destinazioni che costituiscano un volano economico e culturale per la città, magari raccogliendo le idee degli Arcoresi. SVEGLIA!"
Ci ha pensato Zucchi a rincarare la dose
"Mai avrei pensato alle tariffe per una visita alla Villa, soprattutto dopo lo sforzo compiuto dai contribuenti Arcoresi - ha commentato il consigliere Carlo Zucchi - Una villa di delizia comunale che rimarrà inaccessibile per alcuni, un luogo che dovrebbe essere invece teatro di eventi, teatro per tutti. Pretendiamo di più, vogliamo sentirci padroni perché vogliamo sentirci a casa nostra, pretendiamo di più, non abbiamo fatto questo sacrificio per andare ad omaggiarla con i nostri 6 euro, pretendiamo una “casa di delizia”, che sia la casa di una città".
La dura replica del sindaco Colombo
A stretto giro di posta, anzi di Facebook, non si è fatta attendere la replica del primo cittadino Rosalba Colombo che, oltre a difendere le scelte del suo Esecutivo, ha ironizzato sul manifesto "Salviniano" prodotto da ImmaginArcore.
“Padroni a casa nostra in salsa leghista”, una strana metamorfosi della sinistra arcorese. L’opposizione fa l’opposizione ma almeno bisognerebbe essere intellettualmente onesti, specie sul recupero di Villa Borromeo d’Adda che si doveva fare, con urgenza anche perchè agli atti non sono MAI arrivate proposte alternative da SEL/LEU/IMMAGINARCORE, d’altronde sono gli stessi che si opponevano al restauro.
Alcuni esempi sulla questione delle tariffe.
- In Villa Reale i monzesi non pagano? A me non risulta.
- Le associazioni arcoresi se com eventi patrocinati NON pagano, così come i gruppi di studenti arcoresi.
- Le associazioni arcoresi x eventi NON patrocinati dal comune pagano il 50% delle tariffe, così come ad esempio x l’utilizzo della sala Sant’Apollinare.
- Tutti i musei e monumenti italiani ed esteri sono patrimonio della collettività, ma si paga per entrare.
Il progetto culturale portato avanti in 7 anni e mezzo dalla mia amministrazione è e sarà quello di aprirsi e Villa Borromeo continuerà ad essere la nostra punta di diamante.
Chiudo con questa serena considerazione: lasciate perdere la fumettistica parodia del più scontato populismo contro la sottoscritta e l’amministrazione e fatela una proposta ogni tanto! Finora non abbiamo ancora capito cosa abbiate in mente. Noi sì e lo stiamo costruendo pian piano con impegno e attenzione".
La proposta del consigliere Puglisi
Tra le pieghe della lite tra ImmaginArcore e Giunta spunta anche una proposta avanzata dal consigliere Comunale di Forza Italia Cristiano Puglisi direttamente al sindaco Colombo. In pratica Puglisi propone cinque gratuità ogni anno per ogni cittadino arcorese che vuole visitare la Montagnola.
"Concordo sul fatto che i monumenti vadano pagati - ha sottolineato Puglisi - Ma i cittadini arcoresi pagano già 33 euro a testa ogni anno per Villa Borromeo, indifferentemente da sesso ed età. È il costo pro capite degli interessi per l'appalto a Italiana Costruzioni. Ora io non capisco perché gli arcoresi debbano pagare 6 euro di ingresso, quando si pensa di regalare (sostanzialmente) al Parco Valle Lambro, che già ha una sede, degli uffici di rappresentanza. Si faccia un piano di business diverso. Si tolgano dalla mente gli spazi gratuiti e facciano pagare di più al Parco Valle Lambro, riducendo i biglietti. Visti i 33 euro pro capite, si consentano a tutti gli arcoresi almeno 5 ingressi gratuiti l'anno, da qui fino alla fine delle rate".
La posizione del consigliere leghista Enrico Perego
"Sulla questione delle modalita’ di utilizzo della villa Borromeo , mi chiedo come mai l'amministrazione non ha pensato di istituire una commissione consiliare per cercare di trovare delle forme di utilizzo che contemplino la possibilita’ per gli arcoresi di godere delle visite alla Villa e per le casse comunali di introitare dei danari con una certa continuita’, giusto per cercare di ripagare anche parzialmente i 18 milioni spesi sui vent’anni - ha scrito Enrico Perego sul suo profilo Facebook - Io credo che sia possibile differenziare le tariffe non facendo pagare gli arcoresi o concedendo loro degli sconti. E’ una questione non solo monetaria ma soprattutto di principio, pur sapendo che qualunque bene artistico di una certa rilevanza presuppone il pagamento di un biglietto di entrata.
La cosa che mi sorprende ancora, è che non ci sia ancora uno sforzo compiuto e risolutivo per dare una destinazione stabile nel tempo alla bellezza del luogo. Un utilizzo nel tempo, tale per cui con gli introiti ricavati da questi affitti, si possa poi non far pagare gli arcoresi. Lo so, non e' facile ma e' auspicabile che si trovi una soluzione."