Le ville sequestrate ospiteranno papà separati e minori in difficoltà

Il Comune ha consegnato alla cooperativa Atipica due immobili confiscati che diventeranno mini alloggi per padri separati e un centro diurno per ragazzi problematici

Le ville sequestrate ospiteranno papà separati e minori in difficoltà
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Due ville sequestrate ospiteranno papà e minori in difficoltà. Ieri pomeriggio, mercoledì, il sindaco Roberto Corti ha consegnato alla cooperativa Atipica le chiavi di due immobili confiscati a Desio che diventeranno mini alloggi per padri separati e un centro diurno per ragazzi che hanno problemi familiari.

In via Adamello ci sarà un housing sociale per padri separati

Desio Villa confiscata all'imprenditore Paolo Vivacqua via Adamello
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La villa confiscata in via Adamello a Desio

Desio Villa confiscata all'imprenditore Paolo Vivacqua via Adamello
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La villa confiscata in via Adamello a Desio

Si tratta di due abitazioni che appartenevano a Paolo Vivacqua, imprenditore nel settore del commercio di materiali ferrosi, ucciso il 14 novembre 2011 con 7 colpi di pistola nel suo ufficio di Desio, sequestrate a seguito di un'indagine per reati fiscali. Stefania Crema, presidente della cooperativa Atipica Onlus di Besana Brianza,  vincitrice del bando emanato dal Comune per la concessione in uso gratuito per 20 anni degli immobili, ha spiegato che la villa al civico 51 di via Adamello (di 270 metri quadrati su tre livelli, con giardino e box) verrà impiegata per un progetto di cohaousing dedicato a padri separati e in difficoltà economiche. In pratica ci saranno delle stanze a disposizione dei papà che divideranno spazi comuni, come la sala e la cucina e una ludoteca dove potranno trascorrere tempo con i figli.

La villa di via Prati ospiterà un centro diurno per minori

Desio Villa confiscata all'imprenditore Paolo Vivacqua via Prati
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La villa confiscata in via Prati

Desio Villa confiscata all'imprenditore Paolo Vivacqua via Prati
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La villa confiscata in via Prati

Nella villa di via Prati 52 (di circa 300 metri quadrati su tre livelli, con piscina interna, cortile e box), invece, verrà aperto un centro diurno per minori problematici, dove i ragazzi potranno svolgere i compiti, socializzare e aumentare la propria autonomia. Saranno avviati anche percorsi per il recupero dei rapporti in famiglia. I lavori di adeguamento dei due immobili, del valore di circa 212mila euro, saranno eseguiti dalla cooperativa: secondo il cronoprogramma annunciato, i due servizi partiranno nell'autunno 2019.

Presente il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia

La cerimonia di consegna degli immobili, andata in scena in sala consiliare intitolata ai giudici Falcone e Borsellino, è stata l'occasione per fare il punto sugli otto immobili sequestrati a Desio a diverse persone per illeciti di vario titolo, che vanno da reati fiscali alla criminalità organizzata, e  messi a disposizione del Comune. Per l'occasione è stata invitata Alessandra Dolci, procuratore aggiunto e coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Milano. Nel suo intervento, quest'ultima ha ricordato i tempi dell'operazione "Infinito" per la lotta alla presenza della criminalità organizzata in Brianza,  sottolineando l'importanza della confisca dei beni che assesta duri colpi ai malavitosi.

Il sindaco: "La confisca è la risposta culturale e sociale di una comunità sana a ogni forma di illegalità"

La confisca è la risposta culturale e sociale di una comunità sana a ogni forma di illegalità - ha sottolineato il sindaco Corti - confiscare un immobile o un’azienda alla criminalità significa riappropriarsi di ciò che è stato sottratto ai cittadini. Significa rimarginare una ferita aperta nella comunità attraverso la riconversione dei beni a progetti di carattere sociale. Cinque anni fa portammo in un edificio sequestrato alla mafia in via Molino Arese un centro per persone con problemi psichici e lo intitolammo a Pio La Torre, primo firmatario della la Legge 646 che nel 1982 introdusse la norma per la confisca dei beni ai boss".

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