Supporto ai lavoratori colpiti da malattie gravi | Il governatore risponde
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Rubrica “Il governatore risponde”: per inviare le vostre domande al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana scrivete a ilgovernatorerisponde@netweek.it.
La domanda di questa settimana
Buongiorno presidente, le racconto brevemente la mia storia, nella speranza che mi possa aiutare. Dopo 25 anni di lavoro, sempre nella stessa azienda, mi sono ammalato di tumore e ho dovuto affrontare mesi molto difficili tra operazioni, terapie e percorso riabilitativo. Ora che per fortuna, e qui ringrazio la sanità lombarda, mi sono potuto lasciare alle spalle il peggio, è sorto un altro problema: ormai il mio posto di lavoro è stato preso da un'altra persona, nel frattempo sono cambiate le procedure e i macchinari, e io non posso più permettermi di fare ciò che facevo prima. La ditta mi ha proposto una mansione diversa, ma così mi sembra di essere solo un peso, mentre vorrei tornare a essere davvero utile, come lo ero prima della malattia. Non potete in qualche modo intervenire? Grazie.
Antonio - Morbegno
Il governatore risponde
Caro Antonio, comprendo bene la sua situazione e posso garantirle che Regione Lombardia è già in campo per offrire un supporto a chi come lei, in seguito a cure oncologiche o per via di altre patologie invalidanti, rientra nel proprio posto di lavoro con capacità ridotte o ha necessità di trovarne uno nuovo. Nel mese di agosto dello scorso anno abbiamo stanziato 500mila euro per offrire un contributo di 2mila euro per lavoratore, da utilizzare per fruire di servizi di formazione che aiutino a rinforzare le competenze, sostenere la riconversione professionale e recuperare l'eventuale gap di conoscenze a seguito del periodo di distanza dal mondo del lavoro, oltre a un eventuale sostegno psicologico.
L'iniziativa si propone un duplice obiettivo. Quello specifico è individuare un modello di accompagnamento dei lavoratori malati oncologici, per favorire la ripresa della vita professionale e la permanenza in ambito lavorativo, attraverso forme flessibili di rientro al lavoro (smartworking), promuovendo sia la componente motivazionale sia quella professionale. Il secondo obiettivo, più generale, è la sensibilizzazione delle imprese, i cui dipendenti sono impegnati in percorsi di cura a seguito di patologia o disabilità certificata, al fine di accompagnare l'assetto manageriale e gestionale nella creazione di un ambiente professionale flessibile e favorevole alla continuità lavorativa e alla valorizzazione delle professionalità coinvolte.
La misura denominata “Dote ritorno al lavoro” riguarda i lavoratori che sono stati assenti oltre i sei mesi per malattia, hanno concluso il periodo di congedo e sono in possesso di certificato di invalidità civile o della certificazione di handicap. Le domande potranno essere presentate a partire dal prossimo 31 marzo, attraverso la procedura descritta sul portale internet regionale. Per quanto riguarda le aziende, attraverso un bando per la formazione continua aperto dallo scorso 31 gennaio, abbiamo messo a disposizione contributi per la promozione dello smartworking e, nel proprio management, delle figure di “Disability manager” e “Welfare manager”. La priorità verrà data alle aziende che presentano nel loro organico lavoratori con patologie oncologiche e invalidanti insorte negli ultimi 2 anni.
Attraverso questo stanziamento abbiamo ribadito l'attenzione di Regione Lombardia nei confronti dei lavoratori, nello specifico di quelli colpiti da malattie il cui decorso e cura possono mettere a rischio il loro posto. Il momento in cui il lavoratore può tornare al lavoro, in particolare se è in condizione di disabilità, è un momento di vittoria e di ritrovata forza per ricominciare a vivere la quotidianità, ed è importantissimo che questo possa avvenire, ma è anche un passo non privo di difficoltà.