La primaria Gavazzi regala alla città il "Libro della Memoria"
Ricostruita la storia dei desiani alunni della scuola che hanno combattuto la prima Guerra mondiale.

Un libro per non dimenticare i caduti della Grande Guerra, un libro per non dimenticare i Ragazzi del ‘99. É il "Libro della Memoria", il risultato dello sforzo combinato di alunni e docenti della primaria Gavazzi di Desio, che è stato donato all’Amministrazione comunale e simbolicamente a tutta la cittadinanza.
La Gavazzi realizza il "Libro della Memoria", un lungo lavoro in archivio
"Ormai tre anni fa, aderendo a un bando promosso dalla Fondazione Napoli 99, abbiamo adottato l’archivio storico della nostra scuola. Quasi subito ci è venuta l’idea di sistemarlo e di raccogliere in un libro tutte le info sui desiani che hanno combattuto durante la prima guerra mondiale e che sono stati nostri alunni. La nostra scuola si è assunta il dovere di fare tesoro dei documenti in esso contenuti e di renderli disponibili alla cittadinanza", ci ha spiegato la docente Alessandra Lavezzari. Un lavoro lungo e interessante che non sarebbe stato completo senza l’aiuto della città.
Un aiuto anche dai parenti dei Ragazzi del '99
"Non abbiamo solo riportato nel libro le informazioni che abbiamo trovato nel nostro archivio, ma anche quelle che ci hanno fornito i parenti dei Ragazzi del 99, gli Alpini, i Bersaglieri e l’Associazione Combattenti che ringraziamo. Credo sia importante per i bambini imparare la storia attraverso il racconto di testimoni", ha proseguito. Finito il "Libro della Memoria" la primaria comunque continua a lavorare per sistemare l’archivio storico, spera di vincere il bando del "Bilancio partecipativo" per poterci investire ancora di più
Un "Giardino dei Giusti"
Intanto, c'è già un nuovo progetto: il prossimo 6 marzo alunni e insegnanti creeranno nel cortile della scuola un "Giardino dei Giusti". "In particolare pianteremo due alberi, uno dedicato al maestro Tagliabue e a sua moglie e uno alla famiglia Cattaneo che hanno salvato dalla deportazione degli ebrei", ha concluso la docente.