Non solo cervelli in fuga, ci sono anche ricercatori di rientro
L'assessore regionale Fabrizio Sala ha incontrato il giovane brianzolo Gabriele Brambilla, che ha operato anche alla Nasa.
Non solo cervelli in fuga, ci sono anche ricercatori che rientrano in Brianza. L'assessore regionale Fabrizio Sala ha recentemente incontrato il giovane ricercatore Gabriele Brambilla, che è stato anche alla Nasa.
Cervelli... di rientro
“È stato un incontro molto proficuo, un confronto in linea con la politica che stiamo attuando non solo per limitare la ‘fuga di cervelli’ all’estero, ma anche per programmare nuove azioni utili a far rientrare in Lombardia tante eccellenti professionalità sparse nel mondo”.
Così il vicepresidente della Regione e assessore alla Ricerca, Università, Export e Internazionalizzazione Fabrizio Sala ha commentato il suo incontro di mercoledì 13 febbraio in Regione con il giovane ricercatore brianzolo Gabriele Brambilla. Nato a Rovagnate, in provincia di Lecco, il trentenne è da poco rientrato in Italia come Data Science Analyst dopo un’esperienza di tre anni negli Stati Uniti, che lo ha visto lavorare anche alla Nasa.
Sala: Lombardia terra di opportunità
“Si può crescere lontano dal nostro Paese e approfondire gli studi all’estero - ha aggiunto il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, che ha visitato recentemente la Nasa - e poi tornare in Lombardia per portare la propria esperienza e metterla al servizio della comunità. Gabriele mi ha detto che uno dei suoi obiettivi è quello di mettersi al servizio dei suoi concittadini. Un modo di pensare che condivido. Per questo lavoriamo per trasformare sempre più la Lombardia in una terra di opportunità”.
Brambilla: "La mia esperienza al servizio dei lombardi"
“A un certo punto del mio percorso alla Nasa - ha raccontato Brambilla - ho pensato che mi sarebbe piaciuto provare una nuova avventura a Milano. Oggi sono qui per mettere a disposizione della Regione le mie competenze dopo aver lavorato su progetti di ricerca all'avanguardia. Mi piacerebbe trovare il giusto mix tra la mentalità americana e quella italiana”.