Violentata dal branco a Como: "Colpa dell'accoglienza incontrollata"
A parlare è l'assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Riccardo De Corato.
“Questa triste vicenda è la conseguenza dell’accoglienza sregolata di questi anni, che ha reso la situazione quasi fuori controllo”. Sono le parole con cui l'assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Riccardo De Corato, ha commentato ieri quanto accaduto a Como, dove i Carabinieri hanno arrestato in mattinata cinque giovani, accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 16enne.
Violentata dal branco a Como
Si tratta di tre maggiorenni, due ragazzi albanesi classe 1999 e un marocchino classe 2000, e di due minorenni (un ragazzo albanese e un marocchino). L'episodio di violenza, in base a quanto ricostruito dai militari, è avvenuto nel luglio del 2018 quando uno dei ragazzi maggiorenni ha invitato a casa sua, nel canturino, gli amici e quattro ragazze, tutte italiane.
Come riporta GiornalediComo.it i ragazzi hanno iniziato a bere alcolici e fumare marijuana, offrendola anche alle giovani che però hanno rifiutato. Dopo aver ricevuto un secco “no”, i cinque hanno chiuso le ragazze in casa in modo da non farle uscire e hanno accerchiato in particolare la 16enne. (QUI I DETTAGLI DELLA VICENDA).
De Corato: "Ora pene severe"
"In Lombardia sono presenti 112 mila clandestini, tra questi 8.890 provenienti dall’Albania e 10.810 provenienti dal Marocco" ha evidenziato l'assessore regionale De Corato commentando la vicenda.
“Secondo un’elaborazione dei dati Conto Economico del Tesoro la Lombardia è all'ultimo posto nel rapporto tra forze dell’ordine e popolazione residente: il rapporto è di un agente ogni 325 residenti. E nonostante gli sforzi del Ministro dell’Interno – ha proseguito – il rapporto tra forze dell’ordine e abitanti è ancora da adeguare, cose da poter garantire anche un maggiore livello di sicurezza alla cittadinanza”.
“Mi preme evidenziare – ha concluso De Corato – che spesso gli sforzi delle Forze dell’ordine vengono vanificati da provvedimenti di scarcerazione immediati, attraverso i quali i delinquenti in pochi giorni lasciano la prigione con motivazioni a volte surreali. Mi auguro che stavolta arrivino condanne certe e severe”.