Caro futuro sindaco trasformiamo il centro di Villasanta in un "Parco Arte"
E' la suggestiva proposta avanzata dal comitato cittadino "Circonvallazione Est", guidato da Valerio Peri

Perchè non trasformare il centro cittadino di Villasanta in un grande "Parco Arte", ovvero in una esposizione d’arte permanente e sfruttare una grandissima risorsa naturale come il Parco di Monza?
E’ questa, in sostanza, la suggestiva proposta avanzata ai candidati sindaco Luca Ornago (centrosinistra) Nicola Ganino (Movimento 5Stelle) e Massimo Casiraghi (manca l'ufficialità ma dovrebbe essere l'ex assessore della Giunta Merlo il candidato del centrodestra) per rivitalizzare il centro cittadino e renderlo più attrattivo.
Il singolare appello è arrivato direttamente dai membri del comitato "Circonvallazione Est" guidato da Valerio Peri che da mesi di batte per contrastare il traffico di attraversamento lungo via 24 Maggio, Donatori di Sangue, Meucci e Bandiera.
Come rivitalizzare il centro storico?
Partendo proprio dalla petizione presentata dai membri del Comitato all’Amministrazione comunale, i residenti si sono spinti più in là, fino ad approfondire uno dei temi più spinosi e gettonati in campagna elettorale: come rivitalizzare il centro storico?
Una proposta che vuole anche contrastare in maniera ferma e convinta l’ipotesi di riapertura al traffico del centro cittadino, paventata in campagna elettorale e richiesta a gran voce da alcuni commercianti nelle scorse settimane direttamente dalle pagine del Giornale di Vimercate.
Ecco la proposta integrale inviata dal Comitato
Di seguito riportiamo la proposta integrale avanzata dal Comitato di cittadini.
"Cominciamo con il prendere atto che, a Villasanta, abbiamo disponibile (notoriamente) una grande risorsa “naturale”, la vicinanza al Parco di Monza (per varie ragioni inadeguatamente utilizzata al fine di valorizzare la città), ed una limitata eredità “storica” (salvo pochissime eccezioni quali Villa Camperio, la Chiesa di Sant’Anastasia, il Palazzo del Municipio) per contenuto architettonico-culturale (purtroppo, insufficiente richiamo per usufruire delle medesima a vantaggio della cittadinanza) a supporto di molteplici iniziative culturali locali, certamente interessanti e lodevoli ma difficilmente irradiabili a livello sovra-comunale.
Una proposta, dunque, potrebbe essere sviluppata attorno ad una ipotesi di integrazione di “NATURA, BELLEZZA E CULTURA” al fine di innescare un potenziale “percorso o circuito virtuoso”, autoalimentato e duraturo negli anni, imperniato proprio sulla presenza della grande risorsa “naturale” (quale punto di forza) e sulla carenza della risorsa “architettonico-storico-culturale” (quale punto di debolezza): in sintesi, un articolato progetto per l’instituzione di un “PARCO ARTE” permanente a Villasanta.
Tale parco dovrebbe essere configurato principalmente quale “struttura e servizio per turisti”, invitante questi a recarsi proprio a Villasanta direttamente (da città prospicienti, della Provincia o da Milano o da Regione etc. etc.) o attraverso il Parco di Monza (in treno, bicicletta, auto), e quindi completando una offerta di "servizi comunali" a beneficio sia dei cittadini sia di un pubblico sovra-comunale più vasto, interessando / incuriosendo / divertendo adulti, famiglie, giovani/bambini in qualsiasi stagione.
"Parco Arte"
- L'aspetto principale del Parco Arte - per interesse pubblico e di una Pubblica Amministrazione - oltre alla particolarità di una simile struttura progettuale, dovrebbe consistere non solo nella presenza ma, anche, nella integrabilità di ulteriori opere, quindi nella continua costituzione di un percorso naturalistico/culturale certamente durevole e contemporaneamente variabile/innovativo nel tempo.
- Le opere di artisti specializzati dovrebbero assumere caratteristiche anche eclatanti, importanti sia per struttura/dimensioni sia per originalità di forma artistica ed utilizzo di materiali naturali ed ecologici (per un’azione di “distacco” dalle strutture edilizie cittadine a stile logistico/disomogeneo e di “richiamo/proseguimento” dell’ambiente naturale del Parco di Monza).
- L’introduzione delle opere – su progetti di artisti - potrebbe avvenire in tempistiche determinate dall’Amministrazione, tramite Bandi comunali a finanziamento diretto e/o con la partecipazione di sponsor privati locali-esterni, oppure tramite finanziamenti diversi (es.: da Enti Pubblici italiani, Ministero delle Belle Arti, Triennale, Università interessate, Comunità Economica Europea etc. etc.).
- La scelta dei siti cittadini di destinazione potrebbe partire da uno dei luoghi simbolo identificativi di Villasanta: Villa Camperio (in facciata, oppure nel cortile, o solo di ripiego nel pertinente parco retrostante); Palazzo del Municipio (sulla facciata oppure in piazza antistante, o solo di ripiego nel cortile di ingresso retrostante); continuare in una delle altre piazze o aree verdi/parchi cittadini prospicienti il Parco di Monza (Piazza Monsignor Gervasoni, parchetto davanti a Piazza Daelli, Area delle Feste etc. etc) o collegabili ad esso ed al centro cittadino, poi, via via nel tempo estendersi nei vari siti cittadini adatti di San Fiorano o Sant’Alessandro.
- Il progetto, i siti e le opere saranno da pubblicizzare sia con cartelli di percorsi turistici/ciclopedonali sia con ogni altro mezzo web/stampa o tramite appositi manifesti (anche informatici) presenti nelle vie/snodi viari al limite città e con traffico di passaggio sovra-comunale, oltre che, naturalmente, davanti a tutti gli ingressi del Parco di Monza.
Dunque, un percorso o circuito virtuoso con nucleo principale in Villasanta centro, sviluppantesi sia in città sia nel Parco di Monza tramite Area Feste (o altro collegamento naturale adeguato), ove si ottenesse - anche se in fase successiva, per gradimento ed interesse pubblico verificati - l’accordo con il Comune di Monza e con l’Ente Gestione Parco di Monza.
In sostanza, Villasanta quale esposizione d’arte permanente e appendice rilevante ed irrinunciabile del Parco di Monza, in parte viva e variabile per crescita naturale di alcune opere secondo le stagioni, oppure per l’immissione di altre opere sostitutive o nuove; Villasanta quale palcoscenico esteso a cielo aperto, creativo, stimolante, valorizzante i siti di destinazione e la città, dunque propedeutico ad ospitare e rendere più caratteristici gli innumerevoli eventi socio/culturali di ogni genere già programmati o da incrementare, oltre che a trasmettere una nuova immagine della città, finalmente non più irrigidita nella propria sbiadita e triste memoria di ex città di transito Nord-Sud ma sorprendente, armoniosa, elegante, cioè vitale, interessante ed attraente.
Se così fosse, la riapertura del centro al traffico, potrebbe risultare addirittura controproducente ?
AMPIO SERVIZIO SUL GIORNALE DI VIMERCATE IN EDICOLA A PARTIRE DA MARTEDI' 9 APRILE