Morì al San Gerardo a 37 anni: imputazione coatta per tre chirurghi

Il gip del Tribunale di Monza ha accolto l’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dai due legali difensori della parte lesa

Morì al San Gerardo a 37 anni: imputazione coatta per tre chirurghi
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Morì al San Gerardo a 37 anni: imputazione coatta per tre chirurghi

«Collegialità della decisione» e «prevedibilità delle complicanze letali da parte di tutti i professionisti».
Con queste motivazioni, venerdì scorso, il gip del Tribunale di Monza Federica Centonze ha formulato l’imputazione coatta nei confronti di tre dei chirurghi che operarono Mara Di Noto, la 37enne di Giussano deceduta al San Gerardo nel 2016, dopo 42 giorni di agonia.

Accogliendo così l’opposizione alla richiesta di archiviazione dai due legali difensori della parte lesa (ovvero l’avvocato Francesco Mongiu che rappresenta la madre della defunta e il collega Maurizio Gandolfi, che invece rappresenta il fratello Simone) per tre dei quattro chirurghi coinvolti (per il quinto, invece, colui che aveva materialmente effettuato l’operazione, non era stata chiesta l’archiviazione).

Contestualmente, sempre in linea con la difesa, il giudice per le indagini preliminari ha deciso per l’archiviazione della posizione del quarto chirurgo visto che quest’ultimo, non solo non aveva preso parte ad alcuna scelta in merito all’opportunità o meno di operare la 37enne (e di operarla proprio al San Gerardo senza l’aiuto dell’équipe specializzata in questo tipo di intervento), ma aveva partecipato all’intervento solo alle fasi finali.

L’iter giudiziario, dunque, proseguirà, oltre che per il chirurgo che l’aveva materialmente operata, per altri tre medici, due dei quali - come sarebbe emerso anche in sede di interrogatorio - erano (all’epoca del verbale stesso risalente al 28 giugno 2017) già coinvolti in altri casi di omicidio colposo (uno era già a processo, l’altro solo indagato).

Mara Di Noto era stata operata nel novembre del 2015. Un’operazione complicata per la quale si era paventata l’ipotesi di affidarsi a una équipe esterna di specialisti. Ma, alla fine, la decisione era stata quella di fare eseguire l’intervento ai chirurgi del San Gerardo. Qualcosa, tuttavia, non era andato come previsto. Dopo ore in sala operatoria, la 37enne era stata portata d’urgenza in Terapia intensiva, reparto dal quale non sarebbe più uscita. Dopo diverse complicazioni, e alti interventi chirurgici, Di Noto, a inizio 2016, era deceduta.

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