"BrianzaSicura" trova casa nell'immobile confiscato alla criminalità
Nella villa di Vivacqua la sede di un'associazione che punta a diffondere la cultura della legalità.
"BrianzaSicura" trova casa nell'immobile confiscato alla criminalità. A Desio la decisione è stata presa grazie ad una delibera di Giunta.
"BrianzaSicura" trova casa nell'immobile confiscato alla criminalità
Il sodalizio, impegnato da alcuni anni nel contrasto alla criminalità organizzata, e al fenomeno della corruzione, per la diffusione di una cultura della legalità, "aveva chiesto all’Amministrazione di avere la propria sede legale in un immobile confiscato alla mafia, per evidenti motivi - viene evidenziato nella delibera - legati alla propria attività di sensibilizzazione, formazione e informazione". Desio, tra l’altro, figura tra i sedici Comuni che sinora hanno aderito al manifesto di "BrianzaSicura" per la lotta alla criminalità organizzata.
La sede nella villa della famiglia Vivacqua
Di fronte alla proposta dell’associazione, si è fatta avanti la Cooperativa "Atipica onlus" destinataria degli immobili confiscati in via Prati, nella villa confiscata alla famiglia Vivacqua (Paolo Vivacqua era stato ucciso nel suo ufficio di via Bramante nel novembre del 2011) e si è detta disponibile ad accogliere la sede di "BrianzaSicura". Favorevole alla soluzione anche l’Amministrazione comunale.
Spazi per uso sociale
Spazi dunque condivisi con i progetti previsti in questa e nell’altra villa che era di proprietà della famiglia siciliana, in via Adamello. In programma, come era stato annunciato in occasione della consegna dei locali, la realizzazione di una casa per papà separati e uno spazio per minori e famiglie in difficoltà. Gli immobili saranno a disposizione della Cooperativa sociale besanese in concessione d’uso a titolo gratuito per 20 anni. Prima di poterli utilizzare, entro qualche mese, sono previsti lavori per 200mila euro.