Forasacchi pericolosi per i cani, ecco cosa fare

I consigli della veterinaria Silvia Cattani per riconoscere e trattare la problematica

Forasacchi pericolosi per i cani, ecco cosa fare
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Sta finalmente arrivando l’estate, che porta con sé il risveglio della Natura. I prati fioriscono, l’erba cresce e deve essere tagliata. E se tra quell’erba ci sono anche spighe di graminacee, una volta seccate si trasformano nei famigerati «forasacchi», pericolosissimi per il nostro amico a quattro zampe.

Attenzione alle spighette

Sono infatti spighette, con una punta molto dura, composta in parte di silice, e invisibili dentini, che possono infilarsi nel naso, nelle orecchie, penetrare nella pelle o tra gli spazi interdigitali del cane. Per la loro struttura si «aggrappano» al pelo e piano piano ma inesorabilmente avanzano scavando la pelle. Si fanno poi strada millimetro dopo millimetro attraverso la cute, i tessuti e i muscoli, procedendo grazie al movimento muscolare e respiratorio del cane, fino in profondità, rendendo quasi impossibile una loro fuoriuscita spontanea.

Come comportarsi quindi?

Lo spiega Silvia Cattani, veterinaria di «Il mio vet» di via Cavallotti 151 a Monza. «Dopo poco tempo non sono quindi più visibili sulla pelle, ma rimangono all’interno e provocano una lesione composta da una “galleria” anche molto estesa, che continua a generare pus e siero - spiega la dottoressa più amata dagli amici a quattro zampe - il corpo tenta infatti di limitare il danno meccanico e l’infezione secondaria causata dalla grande quantità di batteri portati all’interno dalla spiga con una forte reazione infiammatoria». E come ci si accorge? «Tu puoi notare un puntino sulla pelle da cui esce pus, che è più spesso localizzato tra le dita, o sul petto. Sono infatti questi i punti che si espongono al maggior rischio di spighe quando il quadrupede di turno decide di farsi una corsetta in un prato con i forasacchi».

Come riconoscere i sintomi

Sintomi molto più violenti si presentano quando si infilano nelle orecchie: il poveretto scuote violentemente la testa, piange, si gratta continuamente, tiene un orecchio abbassato ed il capo ruotato da un lato. E’ necessario intervenire tempestivamente per proteggere il timpano da eventuali lesioni. Se invece la spiga viene inalata, il cane starnutisce in modo convulso e continuo, a volte perdendo anche sangue dal naso. Questa è di certo la condizione più rischiosa: spesso il proprietario si tranquillizza quando, dopo qualche ora, il suo amico non starnutisce più; il forasacco può essere stato espulso con uno starnuto, oppure, molto più frequentemente, può essere caduto più in profondità, in trachea, dove non stimola più il riflesso dello starnuto, ma dove provocherà danni molto gravi, fino a perforare le pleure. «Tieni toelettato il tuo cane, togli il sottopelo e accorcia il pelo delle zampe, mantenendone ben pulite dita e orecchie - conclude Silvia Cattani - Controlla molto bene il tuo amico dopo ogni passeggiata, per evitare che una piccola spighe possano creare grandi danni».

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