Grande successo al Binario 7 per il processo a Bresci

In scena gli avvocati del foro monzese per raccontare l'intricato caso del regicidio a Monza

Grande successo al Binario 7 per il processo a Bresci
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Grande successo al teatro Binario 7 per lo spettacolo messo in scena da "Monza Regale" sul processo all'anarchico Gaetano Bresci

Grande successo a teatro

Gli ingredienti c'erano tutti. Una delle pagine più importanti della storia monzese sapientemente rivedute in chiave contemporanea dalla talentuosa regista Luisa Gay, un noto gruppo di avvocati del Foro monzese chiamati a recitare quello stesso ruolo che quotidianamente li vede protagonisti nelle aule del Tribunale cittadino, affiancati da navigati attori professionisti, e una scenografia costruita con sapienti giochi di luce e musiche suggestive.

Non stupisce il grande successo incassato dalla pièce teatrale Tre pallottole per il re, portata in scena mercoledì sera per volere della neonata associazione Monza Regale in occasione del 120esimo anniversario dell'uccisione di Umberto I a Monza che ricorrerà il prossimo anno.

Uno spettacolo che fin dal suo annuncio aveva destato parecchio curiosità e che i monzesi hanno dimostrato di apprezzare lasciando invenduto nemmeno un biglietto, desiderosi di conoscere i retroscena del discusso processo all'anarchico Gaetano Bresci conclusosi a un mese di distanza dal famoso regicidio del 29 luglio 1900 nei pressi della "Forti e Liberi".

 

Una messa in scena apprezzatissima

"Abbiamo lavorato  senza sosta al progetto fin da gennaio, partecipando alle prove ogni settimana - ha commentato entusiasta la presidente della Casa della Poesia  Antonetta Carrabs, che ha ideato lo spettacolo insieme all'avvocato Bruno Santamaria e con la consulenza dello storico Ettore Radice - L'emozione prima di salire sul palco è stata parecchia, ma devo dire che che l'affetto e l'interesse dimostrati dal pubblico ci hanno ripagato di tutti gli sforzi fatti. Del resto, il fatto di perseguire insieme un obiettivo comune, nello specifico quello di far conoscere la straordinaria e complessa storia di Monza, ci ha permesso di coltivare un profondo legame d'amicizia che probabilmente le persone hanno percepito".

Tanti i personaggi in scena, volti noti della città, tra cui un bravissimo Daniele Friggi nei panni del tormentato Bresci, gli stessi Santamaria e Carrabs, l'uno il suo avvocato difensore e l'altra una volitiva giornalista, e ancora Avio Giacobelli nei panni del procuratore, l'avvocato ed ex presidente dello Sporting Club Carlo Cappuccio nei panni del Luogotenente del re e il giornalista Marco Pirola cui è spettato il compito di dar voce nientemeno che a Francesco Crispi.

A sedare la diatriba fra difesa e accusa l'avvocato Patrizia Lissoni, bionda presidente della Corte d'Assise.

Alla narrazione vera e propria del processo, desunta dalle carte dell'epoca, si sono affiancati simpatici camei in salsa contemporanea come il telegiornale, con la Carrabs conduttrice e l'avvocato Raffaella Pirotta inviata, o la puntata di Porta a Porta, con Tiziana Achilli, novella  Bruno Vespa, e commentatori come Cesare Lombroso, nella parte del criminologo, e poi Francesco Crispi e il Filippo Turati interpretato da Claudio Gay.

Perfette anche Delia Rimoldi, la regina Margherita, e Martina Viotti,  moglie di Bresci, che ha recitato in inglese.

Nel palco - aula infine, a rendere più solenne l'atmosfera, anche due guardie d’onore del Pantheon, gentilmente messe a disposizione dal Ris di Milano.

 Uno spettacolo appassionante con attori appassionati

Uno spettacolo appassionante con attori appassionati. Andato sold out, si diceva, a conferma del grande potere attrattivo che la storia ancora riesce a detenere, ed espressione soprattutto dell'importante lavoro svolto dalle realtà associative cittadine per salvaguardare e promuovere la cultura.

Così riuscito, che sono in molti ora a richiederne una replica...

 

 

 

 

 

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