Ubriaca al volante, finisce a processo. Si era schiantata contro alcune auto in sosta, aveva alcol nel sangue quattro volte il consentito.
Ubriaca al volante
Un”automobilista di Monza è finita a processo per guida in stato di ebbrezza. L’imputata, per la quale è stata disposta la Map (Messa alla prova con servizi socialmente utili), il cui esito finale verrà giudicato nei prossimi giorni con la relazione dell’Ente per il quale ha prestato opera, è una signora di 53 anni.
Secondo la ricostruzione della Procura di Monza, rappresentata in aula dal viceprocuratore onorario, Paola Suglia, il 1° settembre del 2016 la donna era ubriaca al volante. Quel giorno la signora si trovava alla guida della sua “Fiat Punto”, quando perse il controllo della vettura, schiantandosi contro altre tre auto parcheggiate lungo la strada. Il botto si verificò all’altezza di Cusano Milanino.
L’incidente di notte
Avvenne tutto di notte. La signora stava probabilmente rientrando quando qualcosa andò storto. La macchina riportò diversi danni, tanto che per il recupero fu richiesto l’intervento da parte del carro attrezzi. La signora fu trasportata in ospedale, dove le furono curate le ferite riportate nello schianto, lesioni giudicate guaribili nel giro di sette giorni.
Dagli esami ai quali venne sottoposta all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo, la signora risultò avere nel sangue un tasso etilometrico pari a 1,98 grammi/litro, praticamente quattro volte oltre la soglia fissata per legge che è di 0,50. La patente, conseguita soltanto l’anno precedente, le era stata subito ritirata. E ora davanti al giudice sta rispondendo di guida in stato di ebbrezza.
Ricordiamo che il Codice della strada per la guida in stato di ebbrezza se si supera il tasso di 1,50 grammi/litro prevede un’ammenda da 1.500 a 6.000 euro, l’arresto da 6 mesi ad un anno, la sospensione della patente da 1 a 2 anni, il sequestro preventivo del veicolo e la sua confisca, salvo che appartenga a persona estranea al reato.