L’ultimo saluto al papà del Nuovo Metropol

Erano più di trecento le persone che hanno voluto omaggiare la memoria di Grasso in occasione delle esequie a Triante.

L’ultimo saluto al papà del Nuovo Metropol
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L’ultimo saluto al papà del Nuovo Metropol. Martedì scorso erano più di 300 le persone che hanno reso omaggio all’imprenditore nella chiesa di Triante.

L'ultimo saluto

Un uomo amato dai famigliari, ben voluto da tutti i monzesi, un imprenditore illuminato e un sognatore capace di concretizzare i propri desideri e di portare avanti una realtà, lo storico Cinema Metropol, fino all'ultimo momento, quando le condizioni economiche globali hanno messo a rischio la mission e obbligato i proprietari a darlo in gestione a un gruppo specializzato che nelle scorse settimane avrebbe annunciato la chiusura definitiva.
L'addio a Mariano Grasso, uno dei figli di Angelo, fondatore del cinema di via Cavallotti, è stato commovente. Erano più di trecento, infatti, le persone che hanno voluto omaggiare la memoria di Grasso martedì scorso nella chiesa di Triante, proprio in quell’edificio sacro del quartiere monzese tanto amato.
A ricordarlo non c’erano soltanto amici e famigliari, ma anche commercianti di Triante. Perché quella di Grasso era una figura importante per tutti. Era un po’ un punto di riferimento, una colonna portante, l’esempio di chi non si arrende mai. Grasso era un monzese che si era speso tanto per la sua amata città di Teodolinda. Il suo impegno per tenere in vita il Cinema di famiglia non era solo quello di un imprenditore come tanti.

L’ultimo saluto al papà del Nuovo Metropol

Il Metropol, divenuto nel 1997 la prima e più grande multisala monzese per intuizione dello stesso Mariano, era uno spazio pubblico, un punto di incontro e di socializzazione. Un luogo, insomma, dove intere generazioni hanno maturato sogni e desideri, dove bambini e adulti hanno vissuto momenti di spensieratezza. E anche per questi motivi Grasso ha provato in ogni modo a gestire lo spazio anche nei momenti più difficili, quando le crisi dei multisala sono divenute costanti e, per certi versi, irreversibili. L’entusiasmo e il senso per gli affari non hanno mai abbandonato la missione di Grasso. Ma in certi casi, purtroppo, queste condizioni non sono sufficienti per rialzare la testa. Finché è stato possibile la famiglia ha gestito la storica attività tra mille difficoltà.
«Non tutti hanno realizzato quanto sia stato gravoso per la nostra famiglia e per mio fratello portare avanti l’attività negli ultimi cinque o sei anni - ha spiegato Pio Romano Grasso - Sarebbe stato per tutti molto più semplice chiudere i battenti. E invece no, abbiamo continuato a scapito dei nostri interessi. Per 65 anni abbiamo garantito un servizio alla cittadinanza. Per più di mezzo secolo, quindi, la nostra famiglia si è impegnata moltissimo, a prescindere ai ricavi economici, mettendo da parte la ragion di stato in favore del servizio offerto. Mariano ci ha creduto fino all’ultimo, come tutti noi. In tanti gli hanno voluto bene e in occasione delle esequie la cittadinanza ha dimostrato questo affetto nei suoi confronti».

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