Coltivava marijuana nel cortile della ditta: arrestato dipendente
All'anziano datore di lavoro quelle piante sembravano dei cespugli infestanti. E invece...
Coltivava marijuana nel cortile della ditta: arrestato dipendente. All’anziano datore di lavoro quelle piante sembravano dei cespugli infestanti. E invece…
Coltivava marijuana nel cortile della ditta
E’ finita male l’esperienza “verde” di un italiano di 47 anni, residente a Cologno Monzese, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Sesto San Giovanni. Aveva deciso di mettere su una coltivazione di marijuana nel retro dell’azienda nella quale lavora, che ha sede a Vimodrone, in via Cascina Crivella. Una zona appartata, lontana da occhi indiscreti. Anche da quelli del datore di lavoro, un po’ avanti con l’età, che nelle scorse settimane pare che si fosse però accorto della presenza di quella vegetazione alta oltre 2 metri. L’avrebbe sfoltita al ritorno dalle ferie, ignaro di cosa fosse in realtà. Ma i Carabinieri sono intervenuti prima della sforbiciata.
Il blitz dei Carabinieri
Il blitz dei Carabinieri è scattato ieri, lunedì. Alla vista delle divise, il 47enne (italiano e con precedenti specifici alle spalle) è fuggito verso il retro, nel tentativo di chiudere una porta antipanico che dava su un piccolo giardinetto. Intento naufragato: i militari hanno rinvenuto ventuno piante di marijuana, ben tenute, alte 2,2 metri. Erano talmente rigogliose che superavano in altezza anche la recinzione della ditta.
Processato per direttissima
Il 47enne è comparso questa mattina, martedì, in Tribunale, a Monza, per il processo per direttissima. Il fermo è stato convalidato dal giudice, che ha deciso per la misura cautelare dell’obbligo di firma.
Un altro arresto per droga dei Carabinieri
Sempre ieri (e sempre a opera del Nucleo Radiomobile) un altro “appassionato” di droga è finito in manette, ma a Cinisello Balsamo. A essere arrestato è stato un italiano classe 1963. I Carabinieri lo hanno adocchiato in via Alberto Da Giussano. Alla vista della gazzella, l’uomo ha lanciato un sacchettino su un albero, nella speranza di non essere visto. Ma si è sbagliato. L’Arma ha recuperato 19 dosi di cocaina. A casa invece è spuntato fuori un bilancino di precisione e tutto il necessario per il confezionamento delle dosi. Lui, dopo il processo per direttissima, è invece finito in carcere.