E' morto Filippo Penati, aveva 66 anni
Penati è stato dirigente del Partito Democratico e presidente della Provincia di Milano, oltre che sindaco di Sesto per due mandati.
Si è spento questa mattina presso la Multimedica di Sesto San Giovanni Filippo Penati. Aveva 66 anni.
E' morto Filippo Penati, aveva 66 anni
Nato a Monza il 30 dicembre del 1952, Penati è stato dirigente del Partito Democratico e presidente della Provincia di Milano dal 2004 al 2009. Nonché sindaco di Sesto San Giovanni per due mandati, dal 1994 al 2001. Era malto da tempo.
L’annuncio della malattia: “Colpa della mia vicenda giudiziaria”
A fine luglio infatti aveva annunciato di essere malato da alcuni mesi. Un annuncio dato all'indomani della sentenza di secondo grado della Corte dei Conti, che lo aveva condannato al pagamento di quasi 20 milioni di euro per danno erariale nell'ambito della vicenda dell’acquisto nel 2005 delle azioni di Milano Serravalle, società proprietaria delle tangenziali milanesi. In primo grado, i giudizi della Ragioneria avevano assolto sia Penati (in qualità di ex presidente della Provincia) che gli assessori della sua allora Giunta.
“I miei avvocati faranno ricorso e tutto questo si scioglierà come neve al sole – aveva dichiarato Penati ai giornali – Un anno fa mi è stato riscontrato un cancro e i medici concordano che è anche conseguenza della mia vicenda giudiziaria. Da un anno sto combattendo. Questa è la sfida più importante della mia vita”.
I messaggi di cordoglio
Tra i primi ad esprimere cordoglio per la scomparsa di Filippo Penati è stato il senatore del Pd ed ex vice sindaco di Vimercate Roberto Rampi che ha voluto ricordarlo così sul suo profilo Facebook:
Beppe Sala "Un amico"
Anche il sindaco di Milano Beppe Sala ha scritto un breve messaggio su Twitter. “Non è il momento di giudizi politici e non voglio ricordare il suo profilo istituzionale. Per me è stato solo un amico a cui ho voluto bene e che ho accompagnato nell'ultima, dolorosa, fase della sua non banale vita”.
Fontana "Ha sempre valorizzato le istituzioni locali"
"Ho avuto il piacere di conoscerlo e di condividere con lui momenti istituzionali importanti sempre tesi a valorizzare le istituzioni a ogni livello, dai Comuni alle Province fino alla Regione". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricorda Filippo Penati. "Ai suoi famigliari e ai suoi cari - conclude Fontana - rivolgo le più sentite condoglianze ed esprimo il cordoglio della Giunta regionale della Lombardia".
Pizzul "Lo ricordiamo per il coraggio e la passione"
“Filippo Penati ha lasciato un segno importante nella politica lombarda. Ha amato la sua città di Sesto San Giovanni, ha servito da amministratore la sua provincia di Milano, ha offerto alla Lombardia la proposta di una sinistra riformista in dialogo con l’area più dinamica del Paese - ha commentato Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in Regione Lombardia.
"Ha servito le istituzioni e la sua voglia di innovare non sempre è stata apprezzata e capita. Non si è mai tirato indietro di fronte alle sfide, in politica, nel sociale e nello sport. Lo ricordiamo per il coraggio che ha dimostrato, la passione che lo ha accompagnato e la voglia di cambiare le cose, senza paura di mettersi in gioco e di sbagliare. La grande dignità con cui ha affrontato le tante prove impegnative che gli si sono presentate, da ultima la malattia che lo ha consumato, rende ancora più doloroso il commiato e grande la gratitudine che gli dobbiamo. Un abbraccio alla sua famiglia.”
Di seguito anche il ricordo di Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio e di Confcommercio:
"Con Filippo Penati scompare un uomo leale, legato alle istituzioni e vicino concretamente al mondo delle imprese. Addolora che nell'ultima parte della sua vita abbia dovuto affrontare prove difficili, spesso in solitudine, ma sempre con grande dignità.
Durante la presidenza alla Provincia, Penati non ha mai fatto mancare il sostegno al sistema imprenditoriale milanese attraverso numerose iniziative, in collaborazione con la Camera di commercio, soprattutto nell'ambito dell'innovazione.
Siamo vicini alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene. Siamo sicuri che Milano lo ricorderà sempre con affetto e riconoscenza".