Barlassina: entro fine mese al via la demolizione della torre dell'acquedotto
L'intervento si concluderà entro fine anno.
Continua senza sosta, il programma di BrianzAcque per la demolizione di 11 vecchie torri piezometriche, non più in uso in quanto superate da sistemi di pompaggio più moderni e al passo con i tempi.
Demolizione della torre dell'acquedotto a Barlassina
Terminato l’abbattimento dei primi due serbatoi a Seveso, sta per scattare l’ora X per un omologo manufatto situato a Barlassina, in via Rossini.
L’avvio del cantiere con il montaggio dei ponteggi è previsto per gli ultimi giorni di ottobre. Come i primi due, anche questo edificio verrà raso al suolo utilizzando la tradizionale tecnica meccanica che prevede il taglio a blocchi, partendo dalla sommità della struttura per scendere poi fino a terra.
Per ridurre al minimo l’impatto sulle zone prossime al cantiere, le porzioni di materiali asportate non verranno disintegrate in loco, ma trasferite in luoghi idonei per la riduzione in macerie e il successivo smaltimento.
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L'intervento si concluderà entro fine 2019
Secondo le stime del settore progettazione e pianificazione di BrianzAcque, autore del piano di demolizione condiviso con l’Ufficio d’Ambito di Monza e Brianza e con i comuni coinvolti, l’intervento si concluderà entro fine 2019. Una volta liberata, l’area sarà restituita al Comune di Barlassina.
Altre torri da demolire. Ma due si salvano
Come prossimo passaggio, BrianzAcque, affiderà l’incarico per la redazione dei progetti di demolizione di altri sei pensili: Agrate, via don Minzoni; Bovisio Masciago, via Roma; Varedo, via Tommaseo; Vimercate, via Villanova e via Tasso e Lesmo via Morganti. Sono invece state dichiarate di interesse da parte della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio le torri di via Motta a Vimercate e Muggiò via Battisti, che quindi ora risultano vincolate.