Basta Trenord, raccolta firme del Pd regionale
"Meno corse e abbonamenti più cari. Così non va", il Pd chiede di archiviare Trenord.
Il Pd Lombardo, di concerto con il gruppo regionale, raccoglierà le firme tra i pendolari contro l’abolizione dell’abbonamento “solo treno” e, più in generale, per chiedere alla Regione di archiviare Trenord e di progettare una diversa prospettiva per il servizio ferroviario regionale. Un mese di volantinaggi e raccolte firme in stazione per dire “Basta Trenord”.
Basta Trenord, servizio insoddisfacente
“L’esperimento di Trenord è durato dieci anni e a consuntivo si deve ammettere che le cose non sono andate come avevano promesso ai pendolari”. Tempo di archiviare Trenord secondo il Pd regionale e il suo segretario Vinicio Peluffo. ” Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione, da ormai sei anni guidata dalla Lega, ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai viaggiatori condizioni di viaggio soddisfacenti – continua il vertice lombardo dei dem – Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica”.
La Regione è ferma
Sul tema interviene anche il consigliere regionale Pd Samuele Astuti, da sempre tra i più forti critici della gestione regionale di Trenord. “Nel 2020 scadrà il contratto di servizio, che cosa ha intenzione di fare la Regione? – chiede – Una parte significativa di ritardi e cancellazioni è causata da problemi sulla rete e noi avevamo chiesto di convocare anche RFI in commissione ma non è stato fatto. C’è, soprattutto, un problema di flotta, e nonostante gli annunci la Regione non è riuscita ad avere quasi nulla di nuovo da Trenitalia. Mentre il mondo va avanti la Regione Lombardia non riesce a mettersi al passo con le migliori realtà europee e costringe i pendolari a condizioni di viaggio assolutamente insoddisfacenti. In più, c’è la prospettiva della graduale cancellazione dell’abbonamento ‘solo treno’, come è già successo nelle province di Milano e Monza e Brianza in concomitanza dell’introduzione della tariffa integrata, ma per scelta unilaterale della Regione. Tutto questo ci porta a promuovere una mobilitazione con i pendolari per dire con chiarezza che bisogna mettere mano a Trenord e che la Regione non sta governando a dovere il trasporto ferroviario regionale”.
Condizioni di viaggio indegne
“L’esperimento di Trenord è durato dieci anni e si deve ammettere che le cose non sono andate come la Lega e il centrodestra avevano promesso ai pendolari – commenta Pietro Bussolati, consigliere regionale e capogruppo del Pd in Commissione Trasporti – . Il servizio è ancora largamente insoddisfacente e la Regione, da più di 20 anni governata da Lega e Forza Italia in varie salse, ha tutta la responsabilità di non avere un vero progetto per dare ai pendolari lombardi condizioni di viaggio degne di chi vuole definirsi eccellenza italiana. Noi saremo nelle stazioni a raccogliere la voce dei cittadini e porteremo il loro disagio e la loro protesta sul tavolo della politica”.
Bussolati fa poi il punto della situazione: “Nel 2020 scadrà il contratto di servizio con Trenord. Per questo ci chiediamo cosa abbia intenzione di fare Palazzo Lombardia. La società è in mano al 50 per cento della Regione, tramite una controllata, e per il 50 per cento di Fs. Una governance a metà che ha fatto acqua da tutte le parti, ma dalla Giunta non arriva nessuna proposta di cambiamento. Una quota dei ritardi poi dipende dalla rete, ma Regione pare del tutto incapace di mettere come priorità gli investimenti su nuovi binari, scambi e passaggi a livello. A tutto ciò si è aggiunta, quest’estate, la decisione folle della cancellazione dell’abbonamento ‘solo treno’, oggi già eliminato a Milano e provincia e Monza e Brianza e presto in tutta la Lombardia. Tutto questo ci porta a promuovere una mobilitazione a fianco dei pendolari per dire con chiarezza che bisogna mettere mano a Trenord e che la Regione non sta garantendo da anni il trasporto ferroviario regionale che le lombarde e i lombardi meritano”.
Il testo su cui si raccoglieranno le firme chiede esplicitamente “che Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord”.
LEGGI ANCHE: Trenord, Astuti: “Altro che miglioramenti, situazione peggiorata”
Il testo della raccolta firme
Via, dunque, alla raccolta firme. Ecco di seguito il testo che cittadini e pendolari potranno sottoscrivere:
I Lombardi hanno diritto di viaggiare su treni puntuali, affidabili, confortevoli e puliti, come avviene nel resto d’Europa.
Trenord non sa garantire tutto questo: è un esperimento durato dieci anni, ora bisogna avere il coraggio di dire che non ha funzionato e che bisogna andare oltre.
La Regione Lombardia, che governa il trasporto ferroviario regionale, ha avallato tutte le scelte di Trenord: dal taglio del 5% delle corse fino alla soppressione dell’abbonamento “solo treno” che oggi costringe 25mila pendolari delle province di Milano, Monza e Brianza e in parte di Lodi a pagare gli abbonamenti fino al 40% in più per avere lo stesso servizio scadente. Oggi riguarda solo loro, domani riguarderà tutte le province lombarde. Lo ha deciso la Regione per mettere più soldi in cassa a Trenord.
Meno corse, abbonamenti più cari: così non va.
Chiediamo che la Regione Lombardia dichiari concluso l’esperimento Trenord. Chiediamo che la Regione rispetti i pendolari, ripristini gli abbonamenti “solo treno” per i pendolari di Monza, Milano e Lodi che non prendono altri mezzi e rinunci a cancellarli nelle altre province.
LEGGI ANCHE: Raccolta firme per Trenord a Tradate: “Degrado e disservizi non più tollerabili”