Una protesta su Facebook invita ad uno sciopero del biglietto: i comitati pendolari si dissociano
"Non appoggeremo mai iniziative di protesta illegali".
Ieri la dura presa di posizione del’assessore regionale Claudia Maria Terziche ha sostenuto che “La Lombardia è la discarica dei treni vecchi di Trenitalia”. Stamattina l’ennesima odissea sulle linee con treni in ritardo e cancellati. In mezzo l’affondo del consigliere regionale dem Raffaele Straniero che bacchetta proprio l’assessore Terzi sostenendo che “I problemi non si risolvono scaricando le colpe”. Quella delle line ferroviarie lombarde in generale, e lecchesi in particolare (non a caso sono state definite dall’Ad di Trenord le peggiori della Lombardia) è diventata una questione che sta infiammando in dibattito politico. Ma in mezzo ci sono i pendolari, le vere vittime di una situazione ormai al limite del paradossale, coloro che tutte le mattine non sanno se e quando arriveranno al lavoro o a scuola e alle sera a casa. Quindi stavolta i viaggiatori hanno deciso di passare al contrattacco visto che i pendolari minacciano lo sciopero del biglietto.
Treni, si infiamma la polemica politica
Ma andiamo con ordine. Come detto ieri l’assessore Terzi ha dichiarato che i disagi ci sono “a causa dell’inefficienza delle Ferrovie dello Stato”. A lei ha deciso quindi di replicare i consigliere regionale lecchese Raffale Straniero. “Fino a pochissime settimane fa l’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi, applaudiva treni vecchi di 35 anni. Più di un anno fa annunciava trionfante l’arrivo di nove convogli usati e vecchi, dismessi dal servizio per Lourdes – sottolinea il dem. “Di fronte alle quotidiane proteste dei pendolari di Trenord, che continuano a patire disagi, soprattutto sulle linee lecchesi, ufficialmente dichiarate le peggiori della Lombardia, evidentemente non sa più che scusa trovare. E quindi non trova di meglio che scaricare le colpe su Trenitalia, definendo la Lombardia la sua discarica. All’assessore Terzi vorrei dire che i problemi non si risolvono scaricando le colpe”.
I pendolari minacciano lo sciopero del biglietto
Nel frattempo, proprio in questi giorni è partita l’idea di promuovere uno sciopero del biglietto. Per questo è nato un gruppo facebook ad hoc che si intitola “Noi pendolari scioperiamo” che ha come obiettivo quello di “proporre a tutti una giornata di manifestazione per i diritti dei pendolari”.
Le testimonianze dei viaggiatori
Tante le testimonianze di disagio estremo:
“Quello che è successo ieri sera sulla linea Milano – chiasso che mi ha bloccato a sesto per più di due ore, e’ il segnale che si è raggiunto il fondo della decadenza del servizio ferroviario lombardo costellato ogni giorno di ritardi, aumenti, soppressioni, treni guasti che bloccano la circolazione, treno per chiasso annunciato due minuti della partenza alla stazione di Milano porta Garibaldi, fulmini o un millimetro di neve che mettono Ko tutti i percorsi. Oggi il servizio è così scadente che rimpiangiamo i tempi passati delle carrozze trainate dai cavalli”.
Ho sempre pensato alla soluzione dello sciopero del biglietto come forma di rivolta al disservizio ed effettivamente è l’unica arma valida per protestare ma non lo ritengo corretto proprio nel confronti degli altri passeggeri. Per questo sarebbe ovviamente utile arrivare ad un’adesione più ampia possibile, altrimenti quello che penso e propongo di fare nel frattempo è di viaggiare in regola con biglietto/abbonamento ma rifiutarsi di presentarlo al controllore in caso di richiesta. Voi che ne dite?
I comitati pendolari si dissociano
Come detto poco fa, in queste ore su Facebook gira un’ iniziativa di protesta che invita viaggiatori e pendolari ad uno sciopero del biglietto proclamata per il mese di marzo 2020. I comitati pendolari hanno cercato di contattare gli autori di questa iniziativa i quali non hanno voluto dichiarare le loro generalità, né hanno accettato di partecipare ad un incontro con i referenti dei comitati ed i rappresentanti dei viaggiatori accreditati. I comitati pendolari lombardi ufficialmente riconosciuti si dichiarano pertanto del tutto estranei a questa protesta manifestamente illegale, promossa da ignoti, e ribadiscono che il biglietto e l’abbonamento si pagano in ogni caso.
“Ricordiamo che il titolo di viaggio valido costituisce a tutti gli effetti un contratto, sempre più disatteso dalle nostre controparti, che vincola il gestore del servizio a svolgere il servizio che si è impegnato ad effettuare ed in condizioni dignitose. L’essere dalla parte della legalità costituisce quindi sempre il presupposto necessario per far sentire le proprie ragioni. Non si può però in ogni caso ignorare che la pazienza dei viaggiatori e dei pendolari sia ormai giunta al limite di ogni livello di sopportabilità, a causa della situazione del sistema ferroviario lombardo, ormai sull’orlo del collasso, come da tempo denunciamo, per causa dell’incapacità dei gestori dei servizi e dell’infrastruttura, e non da ultimo per l’inerzia degli Enti preposti alla Governance del sistema (dallo Stato alla Regione, a Province, Comuni capoluogo ed Agenzie TpL). Chiediamo pertanto alle Autorità preposte di dare dei segnali forti ed immediati di cambiamento, mediante il Commissariamento super partes dell’intero servizio ferroviario lombardo, sia per ciò che concerne la gestione del servizio, che le infrastrutture, con obiettivi, poteri e tempi precisi per uscire da questa drammatica situazione”.
ASSOCIAZIONE MI.MO.AL
ASSOCIAZIONE PENDOLARI NOVESI
COMITATO INORARIO (LINEA MN-CR-MI)
COMITATO MILANO ASSO
COMITATO PENDOLARI BERGAMASCHI
COMITATO PENDOLARI COMO
COMITATO PENDOLARI DELLA BASSA BERGAMASCA COMITATO PENDOLARI DEL MERATESE
COMITATO PENDOLARI DI ROMANO
COMITATO PENDOLARI GALLARATE MILANO OK COMITATO PENDOLARI LECCO COMO
COMITATO PENDOLARI S6 MILANO NOVARA
COMITATO PENDOLARI CREMASCHI
COORDINAMENTO PROVINCIALE PAVESI
COMITATO TRASPORTI LECCHESI
COMITATO MILANO-LECCO
COMITATO VIAGGIATORI S9/S11
COMITATO VIAGGIATORI TRENORD NODO DI SARONNO RAPPRESENTANTI DELLA ARONA DOMODOSSOLA MILANO S7 BESANINO
UTP
I RAPPRESENTANTI DEI VIAGGIATORI