Furto da 45mila euro in Villa Reale: arrestati tre giussanesi
Si tratta della bigliettaia di 25 anni, del fidanzato di 54 e dell'addetto alla sicurezza
Furto da 45mila euro in Villa Reale: arrestati tre giussanesi.
Avevano pensato a tutto. Al momento esatto in cui agire (il giorno prima che la società incaricata passasse a ritirare l'incasso), al modo in cui mettere fuori uso le telecamere (spostandole in modo tale di non riprendere la scena) e a come tentare di sviare i sospetti manomettendo la cassaforte. Ma gli agenti della Polizia di Stato di Monza sono riusciti ugualmente a risalire ai colpevoli. E ad arrestarli.
In manette tre residenti di Giussano
Sono finiti in manette i tre responsabili del furto da 45mila euro messo a segno il 9 gennaio in Villa Reale. Si tratta di tre italiani tutti residenti a Giussano, due dei quali dipendenti della stessa Reggia: la giovanissima addetta alla biglietteria, B.F. 25enne laureata in Scienze dei Beni Culturali, poi uno degli addetti alla sorveglianza, D.F. di 41 anni, infine il fidanzato di lei, M.T. di 54 anni con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e per reati contro il patrimonio.
Un colpo architettato nei dettagli
Non si sa con precisione come sia nata l'idea del furto. I tre, infatti, si conoscevano da tempo, ben prima che la ragazza iniziasse a lavorare in biglietteria, a luglio del 2016. Le ipotesi sono quindi due: o che lei avesse fatto il colloquio appositamente per poi mettere a segno il colpo, oppure che l'idea del furto sia maturata col tempo. In ogni caso, fin da subito, agli agenti era apparso fin troppo chiaro che il colpo fosse stato architettato da persone che ben conoscevano la struttura.
Il furto del 9 gennaio
Il 54enne era entrato in azione la notte di lunedì 9 gennaio. Un giorno scelto appositamente: il furgone portavalori passa a ritirare i contanti due volte a settimana, il martedì e il venerdì. Solo che venerdì 6 gennaio era festa, senza contare che il weekend a ridosso dell'Epifania aveva fatto registrare un picco di presenze, dunque di biglietti venduti. L'uomo era entrato dal retro della Reggia, da una porta lasciata socchiusa dall'addetto alla vigilanze. Nel giro di un minuto e mezzo aveva girato le telecamere della sorveglianza in modo che non lo riprendessero. Poi aveva aperto la cassaforte digitando il codice, aveva preso tutti i contanti, infine, prima di scappare, aveva manomesso lo sportello per tentare di depistare gli investigatori. Ma già dai primi rilievi della Scientifica, i tecnici avevano capito che la cassaforte era stata aperta col codice e manomessa solo successivamente.
Le indagini della Polizia di Stato
Erano quindi partire le attività di indagini fatte di intercettazioni sia telefoniche che ambientali. Da queste ultime era anche emersa un'attività di spaccio, soprattutto di cocaina e marijuana, portata avanti dal 54enne e che coinvolgeva i territori di Giussano e di Carate Brianza. La misura cautelare è stata eseguita dagli agenti del Commissariato di viale Romagna martedì.
L'arresto
Per tutti e tre l'accusa è quella di furto, mentre per il 54enne dovrà rispondere anche della sua attività di spaccio. I due uomini sono stati portati in carcere a Monza, mentre la 25enne è stata portata a San Vittore. Tutti e tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Per quanto riguarda la refurtiva, almeno 20mila euro sono stati spesi nell'acquisto di cocaina.