Code, proteste e insulti: Poste allarme rosso
Code, proteste e insulti ai dipendenti degli sportelli: alle Poste è allarme rosso. Il nuovo anno inizia con i vecchi problemi
Code, proteste e insulti ai dipendenti degli sportelli: alle Poste è allarme rosso. A lanciarlo il sindacato della Slc Cgil.
Poste, allarme rosso
Alle poste di puntuali ormai ci sono solo le criticità. Anno nuovo, problemi vecchi, verrebbe da dire.
Tanto che in questi giorni a lanciare ancora l’allarme, l’ennesimo negli ultimi mesi, è la Slc Cgil Monza Brianza.
"Da qualche giorno è trascorso il 2019, con un finale d'anno pieno di criticità negli uffici
postali di Monza e, più in generale di tutta la provincia - lamenta il segretario del sindacato, Massimo Casucci - Carenze di personale agli sportelli sempre più visibili, dove a fronte di ferie forzate e pensionamenti, i lavoratori sono stati spostati da un ufficio ad un altro senza comunque riuscire a coprire le lunghe attese della clientela perché sostanzialmente il personale è insufficiente".
Vecchi problemi, solito ritornello
Un ritornello ormai conosciuto riguardo criticità che le parti sociali rispolverano con cadenza periodica all’attenzione dei vertici dell’azienda, anche a fronte delle tante, numerose, proteste da parte degli utenti, sia per quanto concerne le code agli sportelli sia per quanto riguarda le problematiche dei recapiti. E proprio sulle lunghe attese di questi ultimi giorni si è concentrata l’attenzione della Slc Cgil. "Nulla è cambiato o probabilmente qualcosa rischia
di peggiorare - tuona il segretario provinciale - Perché invece di provare ad ottimizzare l'organizzazione di lavoro, il 27 dicembre e il 4 gennaio, si è pensato di chiudere alcuni uffici per raggiungere gli obiettivi sul 'consumo' delle ferie del personale relative al 2019, creando ancor di più, se mai ce ne fosse bisogno, ulteriore pressione sui lavoratori in servizio e forte avvilimento. Il risultato è stato che, in molti uffici postali, un numero consistente di clienti hanno sopportato attese, anche più di un ora, per poter usufruire dei servizi di Poste italiane".
Fotografia da allarme rosso: code, tensioni, insulti
Dunque, grave carenza di personale agli sportelli, molte postazioni di lavoro vuote, mancato ricambio in seguito ai pensionamenti. Questa la fotografia scattata ormai dall’estate su Monza e il territorio. "Ci sono code in tutti gli uffici postali e continue tensioni con la clientela - rilancia quindi Casucci - Una situazione critica che genera quotidianamente denunce e reclami degli utenti. Spesso i lavoratori sportellisti vengono aggrediti verbalmente, ma di certo non sono i responsabili della mancata garanzia della qualità del servizio, così tanto decantata da Poste italiane. Perdurando l'attuale situazione, come Slc Cgil di Monza e Brianza, preannunciamo un 2020 di monitoraggio e lotte se non saranno rispettati gli impegni assunti con gli accordi sottoscritti per i servizi di sportelleria e sul recapito della corrispondenza".