Parchi aperti ma controllati dalla Protezione civile
Il sindaco ha anche annunciato il quarto caso di Coronavirus in paese.
Parchi aperti ad Agrate Brianza ma sotto l'occhio vigile della protezione civile che eviterà il formarsi di gruppi di persone.
Parchi aperti ad Agrate
Il Comune di Agrate Brianza ha deciso di mantenere aperti i parchi comunali ma con alcune restrizioni. Durante tutta la giornata la Protezione civile controllerà che non si formino assembramenti di persone in tutte le aree verdi e in particolare all'interno del parco Aldo Moro. L'obiettivo è garantire la circolazione dei cittadini evitando però comportamenti non consoni rispetto alle nuove direttive del governo.
Annunciato il quarto caso di Coronavirus in paese
Intanto il sindaco Simone Sironi ha annunciato il quarto caso accertato di Coronavirus in paese.
"Ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivato l’aggiornamento sanitario da parte di ATS sui casi di positività al coronavirus dei nostri cittadini agratesi: siamo purtroppo saliti a quattro. Sono tutti ricoverati e, anche in questi casi, l'ATS sta gestendo la situazione con professionalità, dando indicazioni ai "contatti stretti" sui comportamenti e sulle precauzioni da seguire.
Purtroppo l'incremento dei casi positivi è un dato di fatto, in linea con l’andamento degli altri comuni della nostra provincia e più in generale dei comuni lombardi, ma è pur sempre un dato che ci deve far riflettere bene e seriamente!
Serve la massima responsabilità da parte di tutti rispetto ai consigli che ci vengono dati e ai comportamenti che dobbiamo tenere. Più e meglio di quanto abbiamo fatto finora. La locandina in allegato, prodotta dal ministero della salute, è chiarissima ed esplicita. Dobbiamo impegnarci TUTTI a modificare i nostri comportamenti: TUTTI dobbiamo evitare luoghi affollati e, anche quando siamo all’aperto per una passeggiata, non fare assolutamente assembramenti nei parchi, nei parchetti, nelle aree giochi ecc. Dobbiamo mantenere TUTTI le distanze di sicurezza, sia nei luoghi chiusi che in quelli aperti. E’ comprensibile che ci sia voglia di stare insieme, di trovarsi a giocare e a passare del tempo divertendosi: dobbiamo però impegnarci, sia nei luoghi pubblici che in quelli privati, a non fare tutto il contrario di quanto gli esperti continuano a ripeterci. La situazione è seria! Se non usiamo il buon senso, saremo costretti a ricorrere a misure ulteriormente restrittive. Un appello ai genitori: dite queste cose ai vostri bambini e ragazzi… non devono essere terrorizzati, ma giustamente informati. E devono avere un buon esempio da parte degli adulti".