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Borrelli “A casa per settimane”. Poi precisa “Dipende dai dati”

Borrelli in serata ha precisato che l’inizio della nuova fase, quella di graduale riapertura, dipenderà dall’andamento dei dati.

Borrelli “A casa per settimane”. Poi precisa “Dipende dai dati”
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Intervenuto a “Circo Massimo” su Radio Capital e a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1 il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha frenato le speranze di chi vedeva possibile una graduale riapertura da metà aprile.

Borrelli: “A casa almeno fino al primo  maggio”

Altri giorni di lockdown, di misure restrittive. E’ questo lo scenario delineato stamattina dal Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso di due interviste radiofoniche. Probabilmente fino al primo Maggio.

“Non credo che passerà la situazione per quella data (il 1 maggio, ndr). Dovremo stare in casa per molte settimane”.

Borrelli in serata ha però precisato che l’inizio della nuova fase, quella di graduale riapertura, dipenderà dall’andamento dei dati e dall’analisi degli scienziati e che l’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile.

Fase 2 dal 16 maggio

L’analisi dell’Einaudi Institute of Economics and Finance pubblicato nei giorni scorsi indicava il 16 maggio la data del possibile raggiungimento degli zero contagi in Italia e forse solo allora, secondo Borrelli, si potrà attivare la “Fase 2” di riapertura graduale e inizio della convivenza col coronavirus.

“Non vorrei dare delle date – ha risposto – però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2”.

Fatto salvo il verificarsi delle previsioni dell’EIEF, la Lombardia dovrebbe raggiungere gli zero contagi tre settimane prima, il 22 aprile.

Il Veneto non aspetta

Nel Nord Italia però, fermo da fine febbraio, c’è chi si prepara a una riapertura graduale già da metà aprile. Il Presidente del Veneto Luca Zaia ieri ha infatti dichiarato che si sta lavorando “perché si possa ripartire e dopo Pasqua si vedrà se sarà possibile. Molti settori sono in difficoltà, come il turismo, e anche la moda che se non si riapre a breve salta la collezione autunno.inverno. Sono per una riapertura delle imprese, ma graduale e ragionata”.

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