"Il cammino sarà lungo, ma insieme ce la faremo"
Il sindaco Allevi invita a non vanificare gli sforzi fatti finora: "A Pasqua i monzesi si sono comportati benissimo, continuiamo così"

«Lo ammetto, eravamo preoccupati. Ma i monzesi si sono comportati benissimo. Nonostante la stanchezza dovuta alla lunga quarantena e nonostante l’arrivo delle belle giornate, tutti si sono dimostrati estremamente responsabili, rimanendo a celebrare la Pasqua a casa. E ora più che mai si deve fare un ultimo sforzo per non vanificare tutti i sacrifici compiuti finora. Il cammino sarà lungo, ma ce la faremo».
"I dati ci dicono che è presto per abbassare la guardia"
Il sindaco Dario Allevi non ha dubbi. E’ ancora presto per abbassare la guardia. Nonostante settimana scorsa si sia infatti iniziato a registrare un cauto ottimismo riguardo la ripartenza, la Lombardia - e Monza con essa - ha ancora molta strada da fare prima di poter pensare alla cosiddetta fase 2.
Anche perché i numeri del contagio da coronavirus continuano a essere alti: a sabato, in tutta la provincia i positivi erano 3.548, a Monza 678, mentre le persone in sorveglianza attiva erano 2.502 in Provincia, 415 in città. E i decessi, dall'inizio della pandemia causati con certezza dal Covid-19, a Monza, sono saliti a 67 (dato riferito a sabato).
"Non vanifichiamo gli sforzi fatti"
"Concordo con chi in settimana ha deciso per la proroga del lockdown di altre tre settimane - ha spiegato il primo cittadino - Purtroppo siamo ancora ben lontani dalla fine di questo incubo. Riaprire subito dopo Pasqua, quindi in questi giorni, avrebbe significato vanificare gli sforzi fatti fino ad ora. Certo, qualche piccolo segnale incoraggiante c’è stato, ma non basta".
Tutto chiuso, dunque, fino a maggio. "Da dopo il ponte si potrà pensare a una graduale riapertura di qualche attività chiusa ormai da tempo - ha precisato - Ma, che sia ben chiaro, prima di tornare a vivere come eravamo abituati passerà un bel po’ di tempo. Sarà un lungo cammino. Anche quando scatterà la fase 2 si dovrà continuare a rispettare il distanziamento sociale, così come si dovrà continuare a indossare la mascherina".
E, a proposito di mascherine, Allevi si è detto rassicurato circa l’arrivo di un buon numero di dotazioni, a fronte della scarsità nell’approvvigionamento che si è registrata tra marzo e gli inizi di aprile. "Nella nostra città è iniziata la distribuzione dei primi kit buoni spesa e delle mascherine. Duecentocinquanta famiglie li hanno ricevuti direttamente a casa e questo è stato un bellissimo regalo di Pasqua".
«Orgoglioso dei miei concittadini»
Se, dunque, il momento è quantomeno complicato, i monzesi stanno reagendo con grande senso di responsabilità. "Ammetto che, in vista di Pasqua, eravamo davvero preoccupati - ha proseguito il sindaco - Ormai le persone sono chiuse in casa da oltre un mese e temevamo che, complici le belle giornate, qualcuno avrebbe ceduto alla tentazione. Per questo, in concerto con la prefettura, avevamo costituito una vera e propria task force per controllare il territorio. Per diversi giorni i droni hanno sorvolato la città e, fortunatamente, l’esito è stato proprio quello che avremmo voluto registrare. Le norme, salvo qualche eccezione, sono state rispettate". E conclude. "Sono fiducioso. Il cammino sarà lungo, ma lo compiremo tutti insieme. E ne usciremo più forti di prima".