Covid-19

Il virus contagia la politica brianzola

Dai banchi della Regione la polemica si sposta su quelli della Provincia.

Il virus contagia la politica brianzola
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Il virus contagia la politica brianzola. Dai banchi della Regione la polemica si sposta su quelli della Provincia.

Il virus contagia la politica brianzola

A gettare benzina sul fuoco che evidentemente covava sotto la cenere è stato il gruppo di minoranza in Consiglio provinciale "BrianzaReteComune" che ha diffuso un comunicato in cui chiede "Un cambio di passo per la Brianza". Pronta la replica della Lega ma ancor prima del sindaco di Mezzago, stupito dalla presa di posizione del centrosinistra. E così il virus della polemica ha contagiato anche la politica brianzola.

Ma andiamo con ordine. In un comunicato di due paginette fitte a prendere posizione sono i sindaci del Partito democratico e più in generale del centrosinistra. Primo firmatario della missiva è Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone e, nel luglio scorso, sfidante (sconfitta) di Luca Santambrogio per la presidenza dell'Ente di via Grigna. Fra i firmatari non solo sindaci o consiglieri provinciali, anche il predecessore di Santambrogio, Roberto Invernizzi, l'ex sindaco di Monza Roberto Scanagatti e il segretario provinciale del Pd Pietro Virtuani.

La richiesta è di "un cambio di passo"

BrianzaReteComune nell'incipit del comunicato parla di "spirito collaborativo", quello portato avanti sinora, precisa, "perché il momento richiede coesione e spirito di collaborazione". Con lo stesso spirito però si chiede "un cambio di passo nella gestione dell'emergenza qui in Provincia di Monza e Brianza" .

Vengono quindi elencati i punti che si vorrebbe fossero discussi dall'Assemblea dei sindaci. Gli ambiti in cui si chiede un intervento sono quello sanitario (accoglienza di secondo livello, tamponi nelle Rsa, ampliamento delle forme di assistenza per chi è in quarantena...) ma anche  quello partecipativo, "con maggiori momenti di confronto e discussione tra noi"

Viene poi chiesta una cabina di regia allargata a più amministratori per un maggiore confronto; un tavolo che coinvolga le associazioni di categoria del territorio e che venga attivato il ruolo della consigliera di parità per monitorare al meglio la situazione occupazionale all'interno dell'Ente in questa fase delicata. "I sindaci - conclude il comunicato - hanno bisogno di ricevere tutte le informazioni che servono per operare al meglio: per questo serve maggior trasparenza. Le Assemblee dei sindaci non devono essere i luoghi in cui arrivano le informazioni, ma i luoghi dell'elaborazione e del confronto delle proposte".

Lo stupore del sindaco di Mezzago

Il primo a commentare la presa di posizione del centrosinistra è stato il primo cittadino di Mezzago Massimiliano Rivabeni, che con un post su Facebook ha espresso rammarico per il documento del centrosinistra. "Ogni settimana il venerdì in una conferenza di 2 ore con il Prefetto - ha ricordato - responsabili Ats e presidente della Provincia abbiamo modo di confrontarci e condividere proposte. Più volte abbiamo invocato a gran voce l'unità tra i Comuni e i sindaci della nostra Provincia, andando oltre il colore politico per il bene dei nostri territori... ma evidentemente la tentazione di speculare politicamente sulla situazione attuale è forte". Rivabeni chiude il suo post dicendosi deluso dal comportamento degli "amici sindaci" del centrosinistra.

La replica della segreteria provinciale della Lega

Non si è fatta attendere neanche la replica della segreteria provinciale della Lega di Monza  e Brianza. Il titolo dello scritto già dice tutto: "Chiedono unità ma praticano disunità. La falsa morale del Pd di Monza e Brianza". "I sindaci di centrosinistra - viene ribadito nel comunicato - hanno sempre chiesto unità, condivisione e collaborazione ma in pratica non hanno mai perso occasione di assumere un atteggiamento ostruzionistico, divisivo e disunitario".

L'attacco in questo caso è frontale e tira in ballo anche il Governo Conte e i governi precedenti che hanno tagliato i trasferimenti dallo Stato centrale alle Regioni. "Ai sindaci di centrosinistra che contestano l'azione della Provincia, ricordiamo che questa è stata depotenziata delle proprie competenze e risorse proprio dal centrosinistra con la Riforma Delrio. La nostra porta è sempre stata aperta - dicono in conclusione i leghisti - per discutere e ragionare e continuerà ad esserlo ma solo per chi dimostrerà davvero di avere buonsenso e correttezza".

Giusto una settimana fa la Lega giovani di Monza e Brianza, intervenuta per difendere la "Regione sotto attacco" si era augurata che la politica provinciale non fosse trascinata nella polemica  in atto a livello nazionale e regionale. Un appello finito nel vuoto, il virus della polemica ha contagiato anche la politica brianzola. Ora, nel merito delle questioni sollevate dal centrosinistra, attediamo un intervento dal presidente della Provincia Luca Santambrogio,  sempre che non decida di replicare direttamente in occasione dell'Assemblea dei sindaci che dovrebbe tenersi la prossima settimana.

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