Subisce una rapina ma viene arrestato
Quando la vittima si è rivolta ai Carabinieri si è scoperto che aveva pendente un ordine di carcerazione emesso nel 2011
Subisce una rapina ma viene arrestato. Quando la vittima si è rivolta ai Carabinieri si è scoperto che aveva pendente un ordine di carcerazione emesso nel 2011
Subisce una rapina ma viene arrestato
Voleva acquistare un'automobile ma la compravendita ha preso una brutta piega. La persona che doveva cedergli la Mercedes lo ha aggredito e gli ha rubato i soldi. La vera sorpresa è emersa quando sono intervenute le Forze dell'Ordine, tanto che alla fine il rapinato è finito al fresco.
L'incontro per la vendita dell'auto
Andiamo con ordine. Un 30enne di nazionalità romena, residente in Germania e già noto alle Forze dell'Ordine aveva visto su un sito internet dove si acquistano auto usate una Mercedes che gli piaceva. Così ha contatto il venditore, un connazionale di 34 anni, residente a Novi Ligure. I due si sono dati appuntamento per incontrarsi a Como. Decidono che l'affare si può fare pattuendo un cifra di 7.500 euro per l'acquisto della vettura.
L'aggressione a Bovisio
Non resta che fare il passaggio di proprietà. E' il pomeriggio di lunedì 8 giugno e i due decidono di recarsi in un'agenzia di Bovisio Masciago. Vanno insieme, a bordo della stessa auto, verso la meta stabilita. Il 34enne però si fema e accosta in via Isonzo, una traversa di via Comasinella: a bruciapelo sferra un pugno al volto dell'acquirente, prende i soldi e lo butta fuori dall'auto. Poi riparte a tutta velocità
La vittima si rivolge ai Carabinieri
All'incredibile scena hanno assistito alcuni testimoni. Al 30enne non rimane che rivolgersi ai Carabinieri e raccontare quanto gli è successo. I militari fanno subito partire le indagini e grazie alle indicazioni fornite sulla Mercedes, che è poi risultata di proprietà del 34enne, sono riusciti a identificarlo e a denunciarlo. Quello che però gli uomini dell'Arma non si aspettavano di scoprire, sono i trascorsi della vittima dell'aggressione
Emerge l'ordine di carcerazione
Dalle ricerche nella banca dati è emerso che nel 2011 la Procura del Tribunale dei Minori di Roma aveva emesso nei confronti del 30enne un ordine di carcerazione per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Dovendo scontare 6 mesi e 15 giorni è stato subito portato in carcere. Come se non bastasse si è preso anche una denuncia perché durante i controlli in caserma, ha esibito carta d'identità e patente false. Sui documenti le foto erano le sue ma associate a nomi diversi