Ondate di calore: ecco il piano di interventi dell'Ats e i numeri utili
Gli obiettivi principali sono quelli di ridurre le emergenze estive dovute alle elevate temperature e alle situazioni di solitudine anche temporanea.

Come da consuetudine, anche quest’anno ATS Brianza, ha predisposto un piano di interventi per alleviare le problematiche legate al periodo estivo e alle ondate di calore nei soggetti fragili. Gli obiettivi principali sono quelli di ridurre le emergenze estive dovute alle elevate temperature e alle situazioni di solitudine anche temporanea e di attivare interventi di assistenza a favore di persone anziane a rischio, favorendo azioni di prevenzione e messa in rete di tutti gli attori coinvolti.
Ondate di calore: ecco il piano di interventi dell'Ats
Sul sito di ATS Brianza inoltre è stata predisposta una pagina ricca di informazioni e consigli utili su come affrontare al meglio il caldo sia per la popolazione in generale, sia per la popolazione che per diverse ragioni si trova in una situazione di maggior fragilità (anziani, donne in stato di gravidanza, bambini, etc). E’ possibile anche consultare il sito di ARPA Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) che pubblica giornalmente i bollettini meteo con le previsioni climatiche per i tre giorni successivi.
https://www.arpalombardia.it/Pages/Meteorologia/Previsioni-e-Bollettini.aspx?meteo=ca#/topPagina
I numeri utili
Oltre agli opuscoli informativi, il sito riporta anche alcuni numeri telefonici utili per coloro che hanno bisogno di confrontarsi direttamente con un operatore per ricevere consigli specifici. È possibile quindi contattare:
- Call Center Regione Lombardia 800.318.318
- I servizi di Continuità assistenziale 800 201 10
- AUSER Filo d’Argento 800 995. 988
- Anteas Lecco 800 987 761 o 0341-1880777
- URP Monza: tel. 0392384992
- URP Lecco: tel.0341 482290
Anche Regione Lombardia mette in guardia
Anche Regione Lombardia in questi giorni ha diffuso alcune importanti informazioni relativamente alle possibili ondate di calore.
L’estate 2020 - si legge sul sito della Regione - potrebbe essere particolarmente calda e secca, per cui l’attività di prevenzione dovrà essere particolarmente attenta, e dovrà tener conto dei rischi legati all’epidemia Covid-19 e alla sua evoluzione nei prossimi mesi, con particolare riguardo alle persone più vulnerabili agli effetti del caldo e del virus.
Le ondate di calore non colpiscono la popolazione in maniera omogenea. Alcuni sottogruppi, infatti, risultano essere maggiormente esposti per ragioni riconducibili a particolari condizioni personali, sociali e di salute:
- gli anziani sono i soggetti più a rischio di malesseri dovuti alle alte temperature, il loro organismo infatti può essere meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura;
- i malati cronici e, in particolare, i malati di malattie croniche polmonari e cardiovascolari, diabete, malattie neurologiche come il morbo di Parkinson e le demenze;
- le persone non autosufficienti perché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi;
- chi assume abitualmente farmaci perché il meccanismo di azione di alcuni medicinali può essere potenziato dal caldo o può favorire direttamente disturbi causati dal calore;
- i neonati e i bambini piccoli che, per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico;
- la persona, anche giovane, che facendo esercizio fisico o svolgendo un lavoro intenso all’aria aperta si disidrata più facilmente degli altri.
Con riferimento agli anziani e ai soggetti fragili, prosegue la nota della Regione, gli interventi di assistenza socio-sanitaria e gli altri servizi a loro rivolti dovranno essere attuati nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione del rischio di contagio da Covid-19 (con particolare riferimento alla DGR 3226 del 9 giugno 2020). È inoltre auspicabile prevedere l’erogazione dei servizi in modalità alternativa rispetto a quella con presenza fisica in sede, ricorrendo a sistemi a distanza o presso il domicilio. Il ricovero ospedaliero dovrà essere riservato solo a casi eccezionali e dovrà essere oggetto di approfondita valutazione da parte del Medico di medicina generale.