La scelta di Vedano al Lambro

Foibe e mafia: due nuove intitolazioni per non dimenticare

Una piazza dedicata agli italiani uccisi in Jugoslavia, una via alla memoria del magistrato Rosario Livatino e una alla poetessa milanese Alda Merini

Foibe e mafia: due nuove intitolazioni per non dimenticare
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Una nuova piazza dedicata ai Martiri delle Foibe e due nuove intitolazioni a Vedano al Lambro. La Giunta ha deciso di mettere mano alla toponomastica locale per ricordare due personaggi importanti del secolo scorso e i tragici fatti avvenuti nel Secondo dopoguerra.

Il ricordo delle Foibe

La Giunta del sindaco Renato Meregalli ha approvato la delibera che intitola ai Martiri delle Foibe la piazzetta che si trova sulla destra del Palazzo del Comune dove si trova il monumento ai Caduti vedanesi.

Una scelta che ha l'obiettivo di «mantenere vivo il ricordo dei disumani massacri ai danni della popolazione italiana che si verificarono verso la fine della Seconda guerra mondiale e nell'immediato Dopoguerra, tra il 1943 e il 1947, per mano dei partigiani jugoslavi, una storia a lungo rimasta nel silenzio e solo negli ultimi anni portata alla luce».

Ma sempre l'Esecutivo ha anche approvato la nuova toponomastica nella zona della scuola elementare. Il nuovo vialetto pedonale tra viale Rimembranze e l’ingresso della scuola primaria Giovanni XXIII in via Monti, sarà infatti intitolato al giudice Rosario Livatino, barbaramente ucciso nel settembre del 1990.

La motivazione è legata alla necessità di «ricordare, onorare e mantenere viva la memoria del giudice simbolo della lotta alla mafia e del senso del servizio alla Repubblica, ucciso in un agguato mafioso mentre si recava con la sua auto e senza scorta presso il Tribunale di Agrigento».

Un pensiero è stato rivolto anche alla poetessa milanese Alda Merini, cui sarà dedicata una strada tra via Privata Leopardi e via Carducci, nella zona residenziale nord.

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