La Prefettura ribadisce l'importanza della Protezione civile
"E' vitale promuoverne la cultura, soprattutto fra i giovani". Il ruolo svolto durante il lockdown.
La Prefettura ribadisce l'importanza della Protezione civile. "E' vitale promuoverne la cultura, soprattutto fra i giovani" ha sottolineato Patrizia Palmisani.
La Prefettura ribadisce l'importanza della Protezione civile
Nell’ambito delle iniziative per la seconda edizione della "Settimana nazionale della Protezione civile", la Prefettura oggi, giovedì 15 ottobre, ha organizzato, in collaborazione con la Provincia di Monza e della Brianza, un momento di confronto a livello territoriale sulle tematiche di Protezione civile, con particolare riferimento all’organizzazione del sistema di prevenzione e gestione delle emergenze.
L’incontro ha registrato la partecipazione dei rappresentanti di tutte le Amministrazioni locali della Provincia, molti dei quali collegati in videoconferenza.
Il Prefetto Patrizia Palmisani ha inteso richiamare l’attenzione sull’importanza delle pianificazioni di emergenza provinciali e comunali, che costituiscono lo strumento principale attraverso cui individuare, in corrispondenza delle allerte diramate, le azioni operative da porre in essere per fronteggiare gli eventi calamitosi al fine di contenerne l’impatto sul territorio.
Ha quindi evidenziato il carattere decisivo dell’azione di aggiornamento costante dei piani, sia in relazione alle possibili trasformazioni del territorio, sia con riferimento alle risorse umane e strumentali a disposizione ed alle relative modalità d’impiego in caso di emergenza.
Parallelamente, è stata sottolineata la necessità di preparare i soggetti coinvolti nella gestione di un’eventuale emergenza, informare la popolazione fornendo le necessarie indicazioni sui corretti comportamenti da adottare prima, durante e dopo l’evento, nonché svolgere esercitazioni che consentano di testare i modelli di intervento, di aggiornare le conoscenze del territorio e l’impiego delle risorse a disposizione.
Sono stati dunque presentati i risultati delle recenti azioni portate avanti dalla Prefettura nell’ambito della Protezione civile, tra cui l’aggiornamento di 14 piani di emergenza esterna di stabilimenti a rischio di incidente rilevante, l’attivazione del gruppo di lavoro per l’adozione dei piani di emergenza degli impianti di stoccaggio e trattamento di rifiuti, nonché l’avvio di un programma di controlli speditivi sugli stessi da parte del Noa, Nucleo operativo ambiente, organo Prefettura di Monza e della Brianza Ufficio territoriale del Governo interforze istituito con decreto prefettizio e attivo sul piano del contenimento del rischio di incendio di rifiuti.
L’incontro è stata anche l’occasione per sottolineare il ruolo centrale che il sistema del volontariato svolge nel settore della protezione civile, da ultimo anche nel corso dell’emergenza epidemiologica in atto.
Al riguardo, il presidente della Provincia Luca Santambrogio ha sottolineato che in Brianza operano 46 organizzazioni, per un totale di 1.114 volontari. Durante l’emergenza, circa il 59% dei volontari ha collaborato con le Istituzioni, svolgendo anche compiti diversi da quelli tradizionalmente riconducibili all’ambito della Protezione civile.
Ogni giorno – da febbraio a luglio, quindi per un periodo di circa 168 giorni – una media di 72 volontari è stata dunque impegnata nelle operazioni a supporto della Provincia e dei 55 Centri operativi comunali, dalla distribuzione di cibo e mascherine all’allestimento di tende per il triage presso gli ospedali del territorio. Sono stati inoltre registrati 12.112 attestati nominativi di partecipazione ad attività di protezione civile.
Il presidente Santambrogio ha osservato che «L’emergenza sanitaria è stata un test per valutare la risposta del nostro Sistema di protezione civile a livello provinciale: una risposta straordinaria che ha confermato l’immensa generosità di chi si mette al servizio del territorio affrontando rischi non prevedibili, come quello rappresentato dal Covid-19».
Il Prefetto Palmisani ha voluto concludere sottolineando «l’importanza di promuovere e alimentare la cultura della protezione civile tanto all’interno del sistema istituzionale, chiamato a governare le situazioni di emergenza, quanto tra i cittadini, in particolare tra i più giovani, su cui è necessario investire al fine di realizzare quel cambio di sensibilità necessario per affrontare le sfide tanto di oggi, quanto di domani».