Coprifuoco in Lombardia dal 22 ottobre al 13 novembre: arrivata l’ordinanza IL TESTO COMPLETO
Non si fa accenno alle chiusure dei centri commerciali, come invece era trapelato alla vigilia.
Tira e molla, alla fine l’ordinanza è arrivata. In Lombardia scatta il coprifuoco da domani, giovedì 22 ottobre, sino al 13 novembre.
Coprifuoco in Lombardia: ecco l’ordinanza
Lo aveva richiesto il governatore Attilio Fontana lunedì, e subito era arrivato l’ok del ministro Roberto Speranza. Poi il leader della Lega Matteo Salvini si era messo “di traverso” e gli assessori e i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia avevano espresso contrarietà. Ma alla fine, seppur con qualche ritardo rispetto alle attese, l’ordinanza è arrivata.
In Lombardia sarà vietato spostarsi dalle 23 alle 5 salvo le “solite” comprovate esigenze lavorative e di salute (servirà dunque un nuovo modulo di autocertificazione…)
Nel testo dell'ordinanza mancano, invece, i riferimenti alle chiusure dei centri commerciali annunciate per i fine settimana, che potrebbero essere contenute in un’ulteriore ordinanza che potrebbe essere emanata a breve da Fontana.
I numeri che preoccupano
Le nuove norme restrittive sono state emanate a fronte di un continuo aumento dei contagi a livello regionale, soprattutto nell'area Milanese, ma anche in provincia di Monza e Brianza, che che ha portato a classificare la Regione Lombardia come "a rischio moderato" in base al report di monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (ISS).
In base al quotidiano monitoraggio dei casi COVID-19 e dei relativi ricoveri, infatti, si
evidenzia dall’inizio di ottobre 2020 una crescita continua a livello regionale dei contagi, pur in presenza di un significativo incremento delle capacità di testing, con valori RT per ricovero ospedaliero calcolato dall’ISS per la settimana 5-11 ottobre 2020 pari a 1.68 e che per la settimana 12- 18 ottobre 2020 si stima un dato in aumento.
Inoltre, in base agli ultimi dati rilevati, i casi medi giornalieri sono passati da 708 nella settimana dal 5 all'11 ottobre per arrivare a 1964 nella settimana dal 12 al 18 ottobre. Una situazione che non lascia assolutamente tranquilli: si stima infatti che la situazione al 31 ottobre potrebbe vedere ben 594 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4mila ricoverati non in terapia intensiva.
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