Compra la droga e accusa: "Sono stata stuprata", nordafricano a processo
La violenza sarebbe stata compiuta nel 2013 in un hotel di Seveso, l'imputato si professa innocente
"Mi ha stuprata, io ero lì per comprare una dose, e non ho potuto fare niente per fermarlo". Queste le pesanti accuse lanciate da una giovane brianzola, nei confronti di un nordafricano, presunto spacciatore, coinvolto anche nella vicenda delle rapine sui treni sulla tratta Monza-Seveso. Giovedì mattina, in Tribunale a Monza, si è aperto il processo a carico del giovane che, assistito dall'avvocato Alessandro D'Addea, si professa però innocente.
La vicenda risale al 2013
La vicenda risale al 2013, quando la donna, recatasi in un hotel di Seveso per acquistare una dose di stupefacente, ha raccontato di essere poi stata costretta a subire un rapporto sessuale da parte del suo spacciatore. Una volta ricoverata in una comunità terapeutica per disintossicarsi, alcuni mesi più tardi, la donna ha deciso di sporgere denuncia.
L'avvocato dell'imputato: "Non ci fu violenza"
"Non ci sono evidenze mediche che possano documentare le sue parole - spiega il legale difensore dell'accusato, avvocato D'Addea - lei è stata sentita in incidente probatorio mesi fa, e a mio avviso la sua ricostruzione non è chiara, ma sarà ovviamente il Tribunale a decretarlo". Poi il legale ha aggiunto: "Il mio assistito sostiene che il rapporto fu consensuale e che non vi fu nessuna violenza, in aggiunta non ci sono testimoni oculari del fatto". Si torna in aula il prossimo 17 novembre.