Covid e crisi economica

Baristi si incatenano le mani davanti al loro locale per protestare contro il lockdown

E' questa la clamorosa presa di posizione dei titolari e dei dipendenti del bar "Il Caffettino" che si trova in via Manzoni di Arcore

Baristi si incatenano le mani davanti al loro locale per protestare contro il lockdown
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Baristi si incatenano le mani davanti al loro locale per protestare contro il nuovo lockdown previsto a partire dalla mezzanotte di oggi, mercoledì 4 novembre 2020.

E' questa la clamorosa presa di posizione dei titolari e dei dipendenti del bar "Il Caffettino" di via Manzoni di Arcore che oggi pomeriggio hanno incrociato le braccia, in maniera simbollica, e protestato contro le disposizioni contenute nel nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte e che entrerà in vigore alle mezzanotte di oggi.

Le motivazioni del gesto

Un gesto ben spiegato da un post pubblicato su Facebook dal titolare dell'attività commerciale Graziano Meani.

Abbiamo speso soldi per misure di sicurezza? SI
Abbiamo adottato ogni misura di distanziamento? SI
Ci siamo presi cura del personale dei clienti? SI
Ci siamo adeguati al primo Lockdown? SI
Abbiamo perso i soldi? SI
Il lavoro porta dignità non COVID.
Ancora oggi ci lasciano a casa distruggendo anni di lavoro e fatica. Purtroppo non siamo seduti su poltrone d’oro e una sola attività chiusa porta alla crisi finanziaria di tutti i dipendenti che cercano di lavorare per salvaguardare se stessi e sopratutto i propri figli. Le nostre parole non saranno ascoltate e le nostre mani sono legate. 

 

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