Ospedali di Desio e Monza

"Pronto soccorso chiuso ai pazienti non gravi? Non sono d'accordo"

Il consigliere regionale della Lega Andrea Monti critica la decisione del direttore generale Mario Alparone.

"Pronto soccorso chiuso ai pazienti non gravi? Non sono d'accordo"
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"Pronto soccorso chiuso ai pazienti non gravi? Non sono d'accordo". Il consigliere regionale della Lega Andrea Monti critica la decisione del direttore generale Mario Alparone.

"Pronto soccorso chiuso ai pazienti non gravi? Non sono d'accordo"

Da ieri il Pronto soccorso dell'ospedale San Gerardo di Monza, così come quello dell'ospedale di Desio - entrambi fanno parte dell'Asst di Monza, direttore generale Mario Alparone - non accolgono più i pazienti in codice verde, che vengono dirottati in altri ospedali. Perché i due presidi dell'Asst sono alle prese con tanti, troppi malati Covid, tanto da far dire oggi ad Alparone che "Ora Codogno siamo noi".

Un modo per chiedere un aiuto da fuori provincia, visto l'impegno del San Gerardo in occasione della prima ondata della pandemia, quando ha accolto tantissimi pazienti di altri territori.

La decisione di dirottare altrove i malati meno gravi non è però piaciuta al consigliere regionale della Lega, il brianzolo Andrea Monti.

 “Non sono d’accordo con questa decisione, che dal mio punto di vista è stata presa in maniera frettolosa, anche se comprendendo le problematiche che attualmente vivono le nostre strutture”.

Così Monti che ha aggiunto: “Siamo solidali con la richiesta di aiuto verso altre Province, ma questo non giustifica una scelta presa e comunicata in certi termini, che a quanto abbiamo potuto comprendere si concretizza nella richiesta ad Areu di non inviare ambulanze con pazienti in codice verde al San Gerardo.

"Voglio ricordare come l’ospedale di Monza, assieme a quello di Desio, costituiscono un’Asst che serve un bacino di utenza da circa mezzo milione di persone; prima di prendere decisioni drastiche occorre ben ponderare, specie in ragione del messaggio che si manda alla cittadinanza.

"Questo perché anche un paziente sospetto Covid, con febbre e con saturazione che inizia a scendere, potrebbe essere ritenuto inizialmente un codice Verde. Non possiamo inviare segnali ambigui e mi auguro – conclude  Monti – che la direzione generale riveda in fretta questa decisione”.

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