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Sulbiate, si è aperto il XXIV Capitolo delle suore di Brentana
Dovrà essere nominata la nuova superiora generale e indicate le linee di lavoro future
Si è aperto ufficialmente ieri, domenica, il XXIV Capitolo generale della Congregazione “Famiglia del Sacro Cuore di Gesù” che si celebrerà a Casa Madre, in Brentana di Sulbiate. La Regola di vita dell'ordine dichiara che "Il Capitolo Generale, supremo organo di governo della Congregazione, è l’assemblea delle legittime rappresentanti che si riunisce in spirito di servizio per esaminare la vita e le opere della Congregazione, in una profonda esperienza nello Spirito".
Al termine del Capitolo Generale, la Congregazione avrà un nuovo Consiglio composto dalla Madre Generale, dalle consigliere e da coloro che avranno il ruolo di guida nei prossimi sei anni, ma anche di programmare un nuovo percorso per tutte le sorelle della Famiglia.
Ventidue religiose raccolte in preghiera
Le ventidue religiose, chiamate in rappresentanza delle 109 che costituiscono l'intera congregazione, provengono dalle diverse realtà in cui operano le seguaci della sulbiatese madre Laura Baraggia: la maggior parte si trovano in Brianza, mentre tre sono nel Sud Italia e altre tre nella Repubblica democratica del Congo.
Il loro compito è quello di analizzare il passato e il presente per disegnare il cammino futuro, alla luce di Vangelo, dei dettami delle istituzioni ecclesiali e della Regola lasciata dalla loro fondatrice. Madre Laura Baraggia soleva dire che occorreva occuparsi dei fili teneri, intendendo gli ultimi, i più deboli. Così il compito di ogni Capitolo Generale è quello di interpretare e individuare di volta in volta chi siano i fili teneri, verso i quali la congregazione è chiamata a orientare la propria opera caritativa.
Ma cos'è un Capitolo generale?
Per aiutarci a comprendere cos'è e come si svolge un Capitolo Generale, abbiamo chiesto all'ufficio stampa e comunicazione di spiegarci in che cosa consiste.
Anzitutto è un evento dello Spirito che convoca la Congregazione a mettersi in ascolto e a lasciarsi guidare da Lui.
Operativamente è un atto di obbedienza alla Chiesa che chiede alle persone consacrate a Dio di fermarsi per una riflessione e verifica, un rinnovamento e una risposta d’amore nuovamente totalizzante.
Ciò avviene ogni 6 anni, un periodo di tempo capace di interpretare il cammino continuo della storia e le modalità di incarnarsi in essa.
Ogni congregazione religiosa vive il Vangelo secondo un carisma particolare, donato dallo Spirito alla Fondatrice e ad ogni membro della Famiglia religiosa, ma come dice spesso Papa Francesco il carisma “non è acqua distillata da custodire in bottiglia”, bensì dono dinamico consegnato a tutti per il bene di tutta la Chiesa e l’umanità.
Mettersi in ascolto della Parola di Dio
Per questo il Capitolo è un mettersi anzitutto in ascolto della Parola di Dio, della Chiesa, dei segni dei tempi per reinterpretare e vivere oggi il carisma che ci contraddistingue.
Gli obiettivi principali per noi infatti sono quelli di rivitalizzare la nostra appartenenza alla Chiesa, diventando sempre più consapevoli di essere segno di comunione e di annuncio; esprimere nuovamente la bellezza della nostra vita consacrata, nella logica del lievito, capace di “fermentare” relazioni fraterne autentiche che sappiano porsi al servizio “dei fili più teneri”;
approfondire la conoscenza e la nostra adesione gioiosa e consapevole all’esperienza spirituale della venerabile madre Laura, individuando oggi i valori ancora fecondi e tratteggiando nuovi percorsi, contenuti e modalità di attuazione carismatica, per essere profezia nel mondo.
In un clima di preghiera e di comunione fraterna, noi suore ci impegniamo a prepararci a tale momento così grande e forte da definirsi “sacramento di unità” lasciandoci ri-creare e rinnovare concretamente dallo Spirito che ci indica chi dobbiamo essere, cosa dobbiamo fare, come e dove attualizzare oggi il disegno e la volontà di Dio Padre.
"Accompaganteci nella preghiera"
Invitiamo tutta la comunità cristiana ad accompagnare nella preghiera questo momento celebrativo perché, illuminate dalla Parola e dallo Spirito, noi suore sappiamo tornare alle nostre radici e vivere con una fedeltà creativa l’amore verso Gesù e verso ogni persona, a partire dai ‘fili più teneri’ come diceva Madre Laura, perché tutti possano attingere da quel Cuore che ha tanto amato gli uomini le infinite ricchezze di grazia, di consolazione e di misericordia.
Da oggi tutte le suore in ritiro
Proprio questa mattina, lunedì 10 luglio, le 22 suore capitolari che prendono parte al Capitolo Generale hanno iniziato un'esperienza di vita Comune all'Eremo di Montecastello Tignale del Garda. Un momento di silenzio, di distacco e di discernimento.
La Congregazione ha anche un sito Internet molto aggiornato (www.famigliasacrocuore.it) sul quale è seguire quotidianamente le fasi salienti del Capitolo Generale (http://www.famigliasacrocuore.it/xxiv-capitolo-generale/).
Un'apertura al mondo digitale perché è lì che ci sono i giovani, le persone che ci seguono e le Comunità in cui svolgiamo il nostro mandato. Ed è proprio per questo per noi suore abbiamo aperto i canali Facebook e Instagram dove, interagendo a 360°, pubblicheremo notizie, informazioni, foto, etc.
La storia di Madre Laura
Il 16 gennaio 1866 Madre Laura lasciò il paese natale ed entrò a servizio della famiglia Biffi a Milano, dove vi rimase per diversi anni.
In quel periodo Laura compie la sua maturazione umana e spirituale: il 2 febbraio del 1879 durante l'adorazione eucaristica nella Chiesa di San Babila, in un'esperienza mistica intuisce la futura fondazione di una nuova Famiglia religiosa.
Su suggerimento di padre Ottone Terzi, sua guida spirituale, entra nella compagnia delle Orsoline, iniziando il noviziato il 13 maggio 1880.
Lo stesso anno rientra a Sulbiate dove a settembre dà vita con alcune compagne ad un gruppo di consacrate: è l'inizio della Congregazione della Famiglia del Sacro Cuore di Gesù. La Congregazione crescerà di numero e si espanderà.
La Serva di Dio Madre Laura Baraggia morì serenamente fra il compianto delle suore e della popolazione nella Casa Madre di Brentana il 18 dicembre 1923. Alcuni degli oggetti appartenuti a madre Laura si trovavano proprio nel sotto tetto andato in fumo.
