L'accorato appello agli infermieri: "Non mollate"
Nello stesso tempo però il sindacato NurSind chiede gli indispensabili rinforzi.
L'accorato appello agli infermieri: "Non mollate". Nello stesso tempo però il sindacato NurSind chiede gli indispensabili rinforzi.
L'accorato appello agli infermieri: "Non mollate"
Un appello alla resistenza. Lo fa il sindacato NurSind a tutti gli infermieri di Monza e della Brianza impegnati da mesi nella battaglia contro il Covid-19.
Con l'appello però il NurSind, con il suo segretario di Monza e Brianza Donato Cosi, muove anche una critica: "perché non è ammissibile che adesso, in piena emergenza sanitaria, ci si svegli e si vada alla ricerca ossessionata di infermieri: è da anni che vi diciamo che siamo sotto organico. In passato vi abbiamo dimostrato che il rapporto di un infermiere ogni sei pazienti era insufficiente per garantire un’adeguata assistenza, come è possibile che oggi, che siamo in guerra contro un virus che non conosciamo, un infermiere possa seguire dieci pazienti con lo scafandro in testa?"
Questo, in sintesi, il contenuto del video realizzato dal NurSind Monza e Brianza e diffuso in rete. Un video dove Cosi invita infermieri e ostriche a non mollare, malgrado la grande fatica fisica e psicologica alla quale sono sottoposti.
Consapevole del fatto che questa seconda ondata sta travolgendo, non solo la popolazione, ma anche il personale sanitario che si sente più fragile, disorientato e smarrito. Ma al tempo stesso ricorda alla Regione che se siamo in questa situazione è per colpa delle scelte fatte nella gestione della sanità.
“Nella prima ondata ci hanno chiamato eroi, ci hanno promesso mari e monti – commenta Cosi - Ma poi al mare e in montagna ci sono andati loro, e chi di dovere non si è assolutamente preoccupato di preparare i rinforzi in attesa dell’arrivo di questa seconda ondata”.
Una dura critica nei confronti di quanti per anni sono rimasti sordi alle grida d’allarme che lanciavano gli infermieri. “Non siamo sott’organico adesso che c’è l’emergenza sanitaria, siamo sott’organico da anni”.
Già nel 2019 gli infermieri dell’Asst Monza avevano dichiarato per sei mesi lo stato d’agitazione e poi organizzato un grande sciopero generale con un’altissima percentuale di partecipazione. La richiesta era sempre la stessa: “Da soli non ce la facciamo, se succede un’emergenza il sistema crolla”.
Purtroppo l’emergenza è arrivata, "mostrando la grande fragilità della sanità pubblica lombarda": “Abbiamo ottimi professionisti, ma non bastano. Inutile affannarsi a cercarne adesso che non ce ne sono. Noi lo ribadiamo, così come abbiamo fatto nei giorni scorsi con il Prefetto di Monza Patrizia Palmisani, il sindaco Dario Allevi e il direttore dell’Asst Monza Mario Alparone: mandateci subito rinforzi, bussate alle porte degli altri Paesi e fateci arrivare nuovi infermieri” conclude Cosi.