La polemica: "Niente mascherine ai pazienti del centro dialisi?"
La replica della Asst di Vimercate: "Se un utente chiede un dpi nuovo, per qualsiasi ragione, noi lo forniamo regolarmente"
Mascherine ai pazienti in dialisi all'ospedale di Lissone. L'appello dell'Aned, l'Associazione nazionale emodializzati Onlus, ai vertici della struttura sanitaria di via Monsignor Bernasconi.
"Non ci danno le mascherine"
Tutto è nato dalla segnalazione di alcuni soci dell'associazione che si recano regolarmente al centro di assistenza limitata che si trova nei reparti dell'ospedale lissonese
Perchè non ci viene più fornita la mascherina nuova all’inizio di ogni seduta di dialisi al centro di assistenza limitata all’interno dell’ospedale di Lissone?.
Questo è l’appello che l’Aned, l’associazione nazionale che riunisce i dializzati di tutta Italia, ha rivolto alla Asst di Vimercate che gestisce il presidio ospedaliero.
Alcuni nostri soci ci hanno segnalato alcuni episodi che sono verificati all’ospedale di Lissone e per i quali abbiamo chiesto delucidazioni alla direzione sanitaria e a chi si occupa della sicurezza - ha spiegato il segretario regionale Vincenzo Irace - Non abbiamo capito le motivazioni che hanno portato a questa scelta, nel periodo pre-covid la mascherina veniva fornita a ogni accesso nel centro di assistenza limitata, ora invece purtroppo non è più così.
Il segretario lombardo dell’Aned ha voluto ricordare che le precauzioni, per i pazienti dializzati, sono quantomai indispensabili.
Il dializzato ha necessità di avere a disposizione tutti i dispositivi di sicurezza, non dimentichiamo che i pazienti nella quasi totalità dei casi sono persone molto anziane e ultrasettantenni. Dalla fine di ottobre i pazienti che usufruiscono del servizio di dialisi dell’ospedale non ricevono più la mascherina come invece accadeva in passato.
Per l’associazione si tratta di un tema di centrale importanza, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza dei pazienti.
A noi interessano solo i diritti dei nostri soci, se vengono disattesi questi protocolli si mette a rischio sia la salute dei pazienti che quella del personale sanitario che lavora nella struttura. Ci hanno segnalato anche alcuni episodi di non corretto utilizzo delle mascherine durante il servizio di trasporto (gestito da una società terza, Ndr) da e per l’ospedale.
La replica
Ma l’Azienda socio sanitaria territoriale di Vimercate, che gestisce il nosocomio lissonese, ha rispedito al mittente le accuse.
I pazienti arrivano già in ospedale, così come in tutte le altre strutture che afferiscono alla nostra Asst, con la loro mascherina - hanno replicato - Se però un utente ci chiede la mascherina perchè per qualsiasi motivo non può più utilizzare la sua, non ci sono problemi a fornirne una nuova e sterile.
Oggettivamente, e non vale solo per chi si deve recare negli ospedali o nelle strutture sanitarie del territorio, l’obbligo di indossare la mascherina è in vigore su tutto il territorio nazionale. Sta di fatto che anche all’ospedale di Lissone, già da inizio emergenza sanitaria, sono state messe in atto tutta una serie di protocolli per limitare la diffusione del contagio. Dagli accessi e uscite separate, ai percorsi interni segnalati con apposite frecce proprio per evitare i contatti e gli assembramenti all’interno della struttura.
LEGGI L'EDIZIONE DIGITALE DEL GIORNALE DI MONZA
TORNA ALLA HOME