Gli effetti del Coronavirus

Danni polmonari da Covid: ecco cosa è emerso dal primo step dello studio dell'Ospedale di Vimercate

Lo studio è stato fatto su 60 pazienti con polmonite interstiziale bilaterale.

Danni polmonari da Covid: ecco cosa è emerso dal primo step dello studio dell'Ospedale di Vimercate
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Danni polmonari da Covid: ecco cosa è emerso dal primo step dello studio dell'Ospedale di Vimercate. Lo studio è stato fatto su 60 pazienti con polmonite interstiziale bilaterale poi dimessi.

Danni polmonari da Covid: cosa è emerso dallo studio vimercatese

Ci sono residui della malattia ma allo stesso tempo è stato accertato un recupero fisico dei pazienti. Sono questi i primi risultati emersi a conclusione del primo step di uno studio importante che ha coinvolto negli ultimi mesi l'Ospedale di Vimercate e altre strutture pneumologiche lombarde.

Nonostante il forte e intenso impegno messo in campo in questa seconda ondata della pandemia, il team della Pneumologia dell’Ospedale di Vimercate ha terminato la prima fase della ricerca multicentrica sui danni polmonari, generati dalle polmoniti SARS-CoV. Lo studio, squisitamente osservazionale, è stato  coordinato dall’Università degli Studi di Milano Bicocca.

Lo studio

Paolo Scarpazza, primario della Pneumologia, con i suoi collaboratori ha selezionato 60 pazienti con polmonite interstiziale bilaterale, ricoverati presso la sua struttura durante la prima ondata dell’emergenza sanitaria, nella primavera scorsa, e successivamente dimessi al domicilio.

Il gruppo di pazienti arruolati, a sei mesi dalla dimissione, sono stati prima suddivisi, in tre sottogruppi, per gravità della patologia e trattamento (pazienti che hanno avuto necessità della sola ossigenoterapia; malati per cui è stata necessaria la ventilazione con casco, associata ad ossigeno ad alti flussi; pazienti, infine, trasferiti in Rianimazione con necessità di intubazione e ventilazione meccanica invasiva) e in seguito sottoposti ad una serie test di controllo. Quali? Un esame radiologico al torace associato a test di
funzionalità respiratoria (spirometria, diffusione dell’alveolo capillare e test del cammino).

Lo scopo

“Osservare – spiga Scarpazza - se e in che misura la polmonite bilaterale da Covid abbia determinato esiti permanenti, con compromissione della funzionalità respiratoria”. Nei primi risultati “Sono stati accertati residui della malattia ma, in generale è stato anche riscontrato un recupero fisico dei pazienti”.
Gli esami eseguiti ora saranno ripetuti a distanza di un anno, questa volta anche con il supporto di una Tac del torace ad alta risoluzione.

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