Il caso

Caserma di Concorezzo, interrogazione della Lega alla Camera

L'immobile che ospita i Carabinieri è all'asta: interviene l'onorevole Massimiliano Capitanio.

Caserma di Concorezzo, interrogazione della Lega alla Camera
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Caserma dei Carabinieri di Concorezzo, interrogazione della Lega alla Camera. Intervento dell'onorevole Massimiliano Capitanio in difesa dell'immobile, attualmente all'asta.

"Serve un impegno concreto del Ministero"

La questione relativa alla caserma dei Carabinieri di Concorezzo sbarca a Roma. L'immobile di via Ozanam, insieme ad altri presidi lombardi, sarà al centro di un'asta immobiliare il prossimo 21 gennaio. A portare il caso in Parlamento è l'onorevole della Lega Massimiliano Capitanio, fratello del sindaco di Concorezzo Mauro Capitanio. Il deputato del Carroccio ha presentato un'interrogazione, firmata anche dai deputati brianzoli Paolo Grimoldi e Andrea Crippa, dagli onorevoli milanesi Fabio Boniardi, Fabrizio Cecchetti, Jari Colla e Luca Toccalini e dal collega di Varese, Matteo Bianchi.

"Il Comune di Concorezzo sta facendo di tutto per mantenere un fondamentale presidio di sicurezza sul territorio - spiega Massimiliano Capitanio - Ma serve un impegno formale e concreto del ministero dell'Interno perché i nostri carabinieri rimangano in città, e soprattutto nella loro caserma. Per questo ho presentato un'interrogazione urgente al ministro Lamorgese e sto tenendo contatti quasi quotidiani con il Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, e con gli uffici del Viminale che gestiscono gli accasermamenti. L'impegno non indifferente dell'Amministrazione comunale nel volere acquistare l'immobile di via Ozanam va sostenuto in tutti i modi".

Il testo dell'interrogazione

Questo il testo dell'interrogazione presentata al Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

"Nei Comuni di Concorezzo (MB), Cassina De' Pecchi, Cusano Milanino e San Giuliano Milanese, in provincia di Milano e nel Comune di Azzate, in provincia di Varese, il giorno 21 gennaio andranno all’asta le caserme dei Carabinieri a seguito della procedura fallimentare che ha interessato la società proprietaria degli immobili, la Edilteco di Cusano Milanino (MI), l’asta fallimentare ora è in capo al Tribunale di Monza, nello specifico alla III Sezione civile; attualmente i Comuni sono alla ricerca di una soluzione, anche attraverso un confronto diretto tra i sindaci e le Prefetture, per evitare di privare il territorio dell’indispensabile presidio di sicurezza; qualora fossero i Comuni a partecipare all’asta, facendosi carico dell’onere del mutuo, servirebbe loro la garanzia della permanenza dell’Arma nel territorio; il Comune di Concorezzo, ad esempio, sta valutando l’accensione di un mutuo tramite Cassa Depositi e Prestiti, ma i revisori dei conti, per dare il via libera all’operazione, richiedono un impegno formale al ministero dell’Interno in merito alla volontà di onorare il seguito un contratto di affitto almeno decennale; Come intenda intervenire, a livello centrale, per supportare i Comuni sopraelencati".

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