Il falò di Sant'Antonio accende le polemiche
Il falò di Sant'Antonio accende le polemiche: Fratelli d'Italia e Lega contro il rogo organizzato domani dai centri sociali. Stoccate dall'opposizione

Il falò di Sant'Antonio accende le polemiche a Monza: Fratelli d'Italia e Lega contro il rogo abusivo organizzato per domani pomeriggio dai centri sociali del Foa Boccaccio. Stoccate dall'opposizione.
Falò di Sant'Antonio, Fdi e Lega all'attacco
Ad andare all'attacco giovedì sera in Consiglio comunale è stato Marco Nasi di Fratelli d'Italia che ha chiesto l'intervento dell'Amministrazione comunale e della Questura. "Domenica 17 gennaio è previsto il falò di Sant'Antonio organizzato dal Foa Boccaccio. L'Amministrazione si attivi con la Questura e le forze dell'ordine per impedire un falò non solo abusivo, ma anche poco opportuno in un periodo come questo di Pandemia", ha osservato il rappresentante della maggioranza. A dar manforte a Nasi anche Laura Capra della Lega che, sempre in Consiglio comunale, ha aggiunto rincarando la dose: "Veramente una cosa indegna, una mancanza di rispetto per tutte quelle persone che hanno un'attività e sono costrette a stare chiusi e questi gruppi lanciano inviti attraverso il web. Speriamo presto l'area verrà sgomberata e decolli il progetto di recupero attraverso la collaborazione tra Amministrazione e Amici della Montagna".
Le stoccate dell'opposizione
Dall'opposizione, Aurelio Camporeale del Movimento 5 Stelle ha però sottolineato: "E' giusto essere contrari a questa iniziativa: è un falò abusivo e si crea inquinamento. Però ricordo che lo scorso anno il falò di Sant'Antonio è stato fatto in numerose zone della città, soprattutto più decentrate, quasi in campagna". Egidio Riva, capogruppo del Pd ha invece osservato sarcastico: "Beata la maggioranza che, con tutti i problemi che ci sono, ha tempo di pensare al falò di Sant'Antonio".
Il tam tam sul web
L'appuntamento lanciato dal Foa Boccaccio sul web è per domani, domenica 17 gennaio, con ingresso alle 17 al centro sportivo di via Rosmini mentre per "fare fuoco e fiamme" l'orario indicato è quello 18,30. Eloquente il titolo della manifestazione: "Qualcuno ha da accendere?", con la sottolineatura che si tratta di un rogo abusivo. "Compiremo così anche quest'anno il tradizionale rito propiziatorio collettivo di fronte alla futura stagione di resistenza e lotta contro le minacce di sgombero - si legge nella descrizione-invito dell'evento - il corso di falegnameria creativa ha dato il meglio di sé per imbastire la gigantesca catasta di legna, ora tocca a tutti/e noi esserci, farci scaldare anima e corpo, godere di semplici istanti di libertà e aggregazione, conditi eventualmente da una zuppa calda e da vin brulé". Non resta ora che attendere quale sarà l'orientamento del Comune e della Questura.