La scoperta

Variante inglese del Covid, accertato il primo caso in Brianza

Si tratta di un soggetto rientrato dal Regno Unito. Al momento non sono chiare le sue condizioni di salute.

Variante inglese del Covid, accertato il primo caso in Brianza
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La tanto temuta variante inglese del Covid ha scavalcato la Manica ed è atterrata anche nella nostra provincia. E' stato infatti accertato in Brianza il primo caso di paziente positivo alla variante inglese del Coronavirus su un soggetto rientrato dal Regno Unito. Dopo il tampone positivo, le successive analisi genetiche sul campione di virus prelevato tramite il tampone orofaringeo, hanno confermato che si tratta di un caso di variante inglese. Non sono chiare, al momento, quali siano le condizioni di salute del soggetto.

Variante inglese del Covid, di cosa si tratta

La variante del Covid identificata in Inghilterra sta preoccupando tutti i Paesi europei dalla seconda metà di dicembre poiché, secondo gli studi fatti finora avrebbe una capacità di diffusione e di contagio maggiore rispetto alla versione originaria. Il virus inglese si trasmetterebbe da uomo a uomo con una velocità superiore fino al 70%.

Scoperta ufficialmente il 14 dicembre, la variante B.1.1.7, ora chiamata VOC 202012/01, ha avuto origine, secondo l’Imperial College, nel sud-est dell’Inghilterra a settembre. Questa “versione” del coronavirus sarebbe poi arrivata in Lombardia alla fine di dicembre.

Casi di contagio si sono registrati negli ultimi giorni nella Bergamasca , uno nel Lecchese, ma anche a Roma e a Firenze. Inoltre, secondo l’Oms, è già presente in almeno cinquanta Paesi del mondo.

Le notizie dal Regno Unito

Intanto dal Regno Unito non giungono purtroppo buone notizie. Il premier Boris Johnson nelle ultime ore ha comunicato, nel corso di una conferenza stampa a Downing Street, che la variante scoperta nella zona di Londra e del Kent non solo è più contagiosa del ceppo originario ma, stando agli ultimi dati, potrebbe essere anche più letale.

Per il momento, comunque, gli studi sulla mortalità della variante inglese B117 sono ancora in una fase preliminare. Inoltre gli studi condotti fino ad ora dimostrerebbero che i principali vaccini in commercio sono efficaci anche contro questa variante.

 

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