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Clandestini a Caponago, la Cgil denuncia: "Non possiamo rimanere indifferenti"

Durissima presa di posizione della sigla sindacale: "Di fronte a questa disumanità stare zitti equivale a essere complici della situazione"

Clandestini a Caponago, la Cgil denuncia: "Non possiamo rimanere indifferenti"
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Clandestini a Caponago, la Cgil denuncia: "Non possiamo rimanere indifferenti". A dichiararlo è Matteo Casiraghi, segretario della sezione Monza e Brianza della sigla sindacale.

Clandestini a Caponago, la Cgil denuncia: "Non possiamo rimanere indifferenti"

Una forte presa di posizione quella della sezione sindacale di Monza e Brianza, espressa a seguito dell'incredibile ritrovamento di sei giovani afgani nascosti nel rimorchio di un tir che trasportava pneumatici.

“Ciò che è accaduto a Caponago è inaccettabile. Non possiamo essere indifferenti rispetto alle tragedie sulla rotta dei Balcani e ancor di più avendo celebrato da pochi giorni la ricorrenza della Giornata della Memoria cioè una giornata che ci impegna a impedire ogni rinnovata forma di violenza contro l’umanità”.

L’autista, mentre aspettava di scaricare gli pneumatici in una zona industriale, ha riferito ai Carabinieri di aver sentito delle voci provenire dall'interno del container e a quel punto sono comparse le persone che da mesi viaggiavano nella speranza di una vita migliore.

“Di fronte a questa disumanità – afferma ancora il segretario della Cgil di Monza e Brianza – stare zitti equivale a essere complici di questa situazione; ed è per questo che con insistenza diciamo che l'Europa dovrebbe ripensare complessivamente alla strategia politica dell’immigrazione”.

"Urgente una strategia che metta al centro il rispetto dei diritti umani"

Secondo il rappresentante della Cgil resta di assoluta priorità adottare una strategia improntata al rispetto dei diritti umani.

“È urgente – continua – ancor di più nella pandemia che stiamo vivendo, una strategia che metta al centro il rispetto dei diritti umani e che impedisca episodi di violenza e abusi commessi sui migranti lungo i confini europei. La condivisione della responsabilità dell’accoglienza deve essere capace di determinare diritti, salute e integrazione. La Cgil di Monza e Brianza è da tempo impegnata, anche insieme a decine di associazioni aderenti alla Rete Brianza Accogliente e Solidale, tra cui anche l’associazione multiculturale Diritti Insieme, nel promuovere una cultura di accoglienza e solidarietà che faccia superare insieme questa pandemia senza lasciare indietro nessuno"

Un sostegno concreto per i più fragili

Casiraghi sottolinea anche come la sigla sindacale stia sostenendo nel concreto la raccolta di beni di prima necessità per le centinaia di profughi vittime delle violenze e dei respingimenti europei. Insieme all'associazione "Rivolti ai Balcani", l'impegno è diretto verso le persone intrappolate nella neve e nel ghiaccio del campo bosniaco di Lipa.

"Carlo Levi raccontò come ‘Cristo si sia fermato ad Eboli’ – chiosa – ma ora l’Europa si è fermata a Lipa. Per queste ragioni, nei luoghi di lavoro e nel territorio, reagiremo sempre con indignazione e impegno concreto e convinto verso le ingiustizie di questa società vittima di fallimentari politiche neoliberiste”, conclude il segretario della Cgil brianzola."

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