Il comitato per la Nuova ronchese: "Sindaco si dimetta"
Al centro della discussione il futuro della polisportiva cittadina
«L’obiettivo del sindaco è colpire la polisportiva Nuova ronchese fino allo scioglimento». Duro attacco da parte del comitato «1988 non spegnerete il nostro sogno» nei confronti del primo cittadino Kristiina Loukiainen.
Il comitato contro le ultime dichiarazioni del sindaco
Continua lo scontro fra l’Amministrazione cittadina e il comitato a sostegno della Polisportiva Nuova ronchese: a riaprire lo scontro l’ultimo Consiglio comunale in cui il sindaco ha risposto a un’interrogazione dell’opposizione della Lega riguardo il ruolo della Polisportiva e l’eliminazione degli striscioni della polisportiva all’interno della palestra delle scuole e il Comitato a sostegno della Polisportiva che ha sottolineato «l’arroganza di chi persiste a comandare anzichè amministrare».
La scorsa estate è nato il Comitato «Non fermerete il nostro sogno» a sostegno della polisportiva Nuova ronchese che si era ritrovata ad avere una disponibilità ridotta dei campi di allenamenti da calcio, sentendosi «usurpata» dall’Amministrazione dall’utilizzo dei campi.
L’interrogazione presentata dalla Lega chiedeva spiegazioni al sindaco sul motivo per cui gli striscioni della polisportiva dedicati alla pallavolo presenti in palestra erano stati eliminati nel mese di ottobre oltre ad indicare l’Amministrazione come «faziosa e vessatoria nei confronti della Polisportiva». Accuse rispedite al mittente da parte del sindaco Loukiainen, che non sono piaciute alla minoranza:
«L'amministrazione dovrebbe sostenere e non ostacolare le associazioni di volontariato - ha affermato il capogruppo Lega, Giuseppe Degradi - i volontari e lo sport sono dei valori e la Nuova ronchese è apartitica, non significa che volontari e atleti non abbiano idee politiche, significa che quando si fa sport, quella è l'attività principale e la politica deve rimanerne fuori. Voler colorare politicamente dei volontari, ci sembra veramente fuori luogo e da questa semplice considerazione nasce la nostra interrogazione: vorremmo essere sicuri che non ci sia nulla di tutto ciò dietro questa faccenda. Gli striscioni li hanno tolti la prima volta a metà settembre con la scusa della sanificazione. Nonostante avessero proposto di lasciarli cosicché potessero essere sanificati contribuendo alle spese. Non hanno mai risposto. Dopo la sanificazione sono stati rimessi, ma con la scusa del regolamento li hanno tolti nuovamente verso fine ottobre e non li hanno fatti più rimettere. Le associazioni sportive sono una risorsa e l’Amministrazione deve tutelarle per il bene della comunità».
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