Aggiudicazione provvisoria per quattro negozi Galimberti-Euronics
Tra gli store che potrebbero avere una seconda chance anche quelli di Limbiate e Seregno.
Sette punti vendita chiusi da sabato ma nel giro di un paio di mesi alcuni potrebbero riaprire. C’è l’aggiudicazione provvisoria per quattro negozi Galimberti-Euronics sottoposti alla procedura di cessione da parte del commissario straordinario della società. Tra gli store che potrebbero avere una seconda chance anche quelli di Limbiate e Seregno.
Aggiudicazione provvisoria per quattro negozi Galimberti-Euronics
Il primo è stato aggiudicato in via provvisoria a Unieuro, nota catena con negozi di elettronica ed elettrodomestici in tutta Itala. Il secondo invece ha raccolto l’interessamento della società Nova Spa, che già un passato aveva rilevato alcuni negozi Castoldi, facenti parte sempre della galassia Euronics. La stessa società ha presentato un’offerta anche per i punti vendita di Pavia e Milano via Solari.
Le richieste del sindacato
Tornano dunque a sperare nella riapertura i dipendenti dei quattro dei rami d’azienda posti in amministrazione straordinaria da marzo dell’anno scorso. "Chiederemo il prolungamento della cassa integrazione straordinaria per tutti i dipendenti e l’apertura di una seconda procedura di vendita per i tre negozi rimasti fuori" ha annunciato Andrea Montanari della Filcams Cgil.
Da approfondire alcuni aspetti legati alla sede di Limbiate, quartier generale della Galimberti, dove oltre ai 27 dipendenti in negozio, c’è anche il personale degli uffici che è rimasto fuori dalla procedura di cessione. "Chiederemo ai rappresentanti di Unieuro la possibilità di ricollocare questo personale in altri punti vendita" ha annunciato il rappresentante sindacale.
Nel negozio di Seregno lavoravano una quindicina di persone ma considerando tutti i negozi Galimberti, alcuni dei quali già chiusi prima dei sette fermati sabato, si parla di oltre duecento dipendenti.
La lettera ai dipendenti
La decisione di chiudere i negozi a partire da sabato è stata comunicata ai dipendenti pochi giorni prima con una lettera firmata dal commissario straordinario Maurizio De Filippo nominato a marzo Ministero dello Sviluppo Economico.
La società, in forti difficoltà economiche e già dichiarata insolvente a gennaio dell’anno scorso, due mesi dopo era stata posta in amministrazione straordinaria.
"Le condizioni operative e finanziarie della società, purtroppo a Voi ben note, non consentono l’ulteriore prosecuzione delle attività di vendita" scrive il commissario straordinario.
L’emergenza sanitaria esplosa l’anno scorso non ha fatto che aggravare un equilibrio già precario. "Le chiusure imposte per la pandemia, durante il periodo natalizio e nelle successive settimane, hanno comportato un calo delle vendite, che ha aggravato il precario equilibrio economico-finanziario in cui l’azienda già si trovava" nota il commissario nella missiva ai lavoratori.
Cassa integrazione a zero ore
Tutto il personale è in cassa integrazione straordinaria a zero ore ed è stata assicura la retribuzione del mese di gennaio 2021 oltre al versamento dei contributi.