L'oro olimpico Irene Camber festeggia i suoi 95 anni
Classe 1926 ha alle spalle un curriculum sportivo di tutto rispetto. Dalle vittorie alle Olimpiadi ai campionati italiani
Un compleanno speciale per Irene Camber, una agonista e una sportiva altrettanto speciale. L'intera città di Lissone, questa settimana, ha festeggiato i 95 anni di una delle figure sportive più importanti del Novecento.
Il mito di Irene Camber
Un curriculum sportivo di tutto rispetto. Un oro alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952, un bronzo a squadre ai giochi di Roma nel 1960 e poi una carrellata di medaglie tra mondiali e campionati italiani.
Ha compiuto 95 anni lo scorso 12 febbraio l’ex schermitrice Irene Camber, la «veterana» del fioretto italiano e la più longeva tra le medaglie olimpiche.
Una vita dedicata prima allo sport, poi allo studio e infine alla sua grande famiglia che, ancora oggi, è il punto di riferimento per centinaia di lissonesi e imprese brianzole.
E’ stato grazie al mio papà se ho deciso di iniziare da giovanissima a fare sport, è merito suo che mi ha sempre invogliato e spronato a superare i miei limiti - ci ha raccontato la campionessa 95enne - Lo sport è stato la grande costante della mia vita, sport vuol dire scommettere su se stessi.
La biografia
Nata a Trieste nel 1926, è figlia di Bruno Camber Barni, il poeta soldato che combattè sia la Prima che la Seconda guerra mondiale e famoso per le sue opere poetiche e i suoi scritti.
Vinse la sua prima gara a soli 14 anni e nel 1942 entrò nella finale dei campionati italiani, dopo la laurea (fu la prima donna) in chimica industriale, nel 1947 riprenderà in mano il fioretto conquistando i podi olimpici e mondiali.
Nel 1956 ha spostato il lissonese Gian Giacomo Corno, fondatore del prestigioso studio di commercialisti e avvocati internazionali di via Mameli e si ritirerà definitivamente dallo sport nel 1964. Nel 2015, poi, è arrivata un’importante e prestigiosa onorificenza: il collare d’oro per il merito sportivo, conferitole dal Comitato olimpico nazionale italiano.
L'INTERVISTA SUL GIORNALE DI MONZA IN EDICOLA E SULL'EDIZIONE DIGITALE