Dopo un anno

Stasera teatri illuminati per protesta

Stasera a Monza Villoresi, Manzoni e Binario 7 accenderanno le insegne per chiedere la riapertura delle sale

Stasera teatri illuminati per protesta
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Luci accese per  chiedere la riapertura dei teatri. A Monza anche il Manzoni, il Binario 7 e il Villoresi prenderanno parte stasera - lunedì  22 febbraio 2021 - all’iniziativa nazionale volta a chiedere una riapertura in sicurezza delle sale. Foyer e insegna illuminata, dunque, «un gesto importante per sollevare l’attenzione sui problemi della chiusura da più di un anno dei teatri - ha sottolineato l’assessore alla Cultura di Monza Massimiliano Longo - E’ necessario al più presto prevedere la riapertura dei teatri per poter fare una programmazione precisa e non fare più passi indietro».

L'iniziativa per i teatri

Teatri aperti e illuminati simbolicamente per sostenere le donne e gli uomini dello spettacolo, è l’iniziativa dell’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo in programma per stasera. Un anno fa il primo provvedimento governativo, che come prima misura di contrasto al coronavirus stabiliva la chiusura immediata dei teatri nelle principali regioni del Nord e poi a tutto il territorio nazionale. A un anno da allora però i teatri non hanno mai riaperto. Per questo stasera dalle 19.30 alle 21.30 molti esterni dei Teatri di tutta Italia saranno illuminati proprio per accendere i riflettori, in modo metaforico, sulle condizioni della cultura durante la pandemia. Dimenticata e senza alcuna ipotesi imminente di riapertura (per il momento sono le sale museali hanno parzialmente riaperto).

La ricetta dell'assessore

Eppure riaprire le sale garantendo le norme di sicurezza per l'assessore di Monza Massimiliano Longo sarebbe una strada percorribile.  E in questo senso l'assessore ha anche la ricetta: «Basterebbe che il Governo indicasse un numero massimo di spettatori e magari si potesse poi adeguarne il numero in base alla contingente situazione epidemiologica di un territorio - ha spiegato - E cioè quando i contagi sono bassi pensare a un maggior numero di spettatori, da ridurre in caso di una risalita di contagi. Non si può continuare a lasciare indietro la cultura, soprattutto in una fase in cui si sta iniziando a vaccinare le categorie più a rischio».  «E’ un’emozione rivedere illuminato il nostro teatro dopo tanto tempo – aggiunge Paola Pedrazzini, direttrice artistica del Teatro Manzoni – ed è fondamentale puntare i riflettori sul Teatro proprio ora che questa situazione sta tragicamente facendo emergere il pregiudizio diffuso e pregresso che la Cultura e lo Spettacolo siano un “passatempo”. La Cultura è una necessità profonda dell’essere umano ed è anche un settore che –al pari di tutte le altre attività – ha alle spalle un’importante, vasta, altamente professionale e non improvvisata filiera lavorativa».

E proprio per ripartire al meglio il Teatro Manzoni è oggetto di un’importante serie di lavori. La maggior parte degli interventi sono già conclusi, qualche altro ancora deve essere completato, ma di sicuro quando il teatro «Manzoni» riaprirà sarà più splendente che mai.

Il restyling del Manzoni

L’Amministrazione ha approfittato proprio di questo periodo di stop delle scene per mettere a segno il restyling della struttura di via Manzoni. A iniziate dalla nuova insegna sulla facciata grazie alla quale dopo molti anni, appare la parola «Teatro». La scritta, in alluminio e illuminata con luci a led, ha sostituito la precedente insegna, ormai rovinata. Le undici colonne di marmo e il pavimento dell’ingresso del teatro sono stati ripuliti. Infine, il pavimento del portico è stato lavato e finito con sigillante antiscivolo. L’investimento complessivo per i lavori, eseguiti tra luglio e agosto, è stato di 26 mila euro e i costi sono stati sostenuti da Enerxenia, società di vendita di luce e gas del Gruppo Acsm Agam. Investimento di 70 mila euro, invece, per l’adeguamento normativo dei servizi igienici, mentre i lavori sul tetto hanno comportato la rimozione dell’amianto e il rifacimento della copertura con nuovi materiali a contenimento energetico. Il costo complessivo dell’intervento è stato di 250 mila euro. Sono stati avviati anche i lavori sul palcoscenico, attualmente in corso, per 230mila euro (l’intervento si concluderà con l’estate). La prima fase dei lavori, già conclusa, ha comportato l’adeguamento normativo degli impianti elettrici, di quelli di ventilazione e delle vie di fuga. Il secondo step riguarderà il consolidamento strutturale del palco e, soprattutto, della «torre scenica», la struttura a cui si agganciano le scenografie. In pratica il «motore» del teatro.

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