Recuperato dai Carabinieri monzesi un antico camino rubato in una villa bergamasca
L’indagine era stata avviata il 2 marzo 2020 dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale.
Un antico camino in breccia dell’Ottocento rubato da una villa disabitata di Sotto il Monte Giovanni XXIII nel settembre 2019 è stato recuperato dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Monza.
Recuperato un antico camino rubato in una villa bergamasca
L’indagine era stata avviata il 2 marzo 2020 dai Carabinieri monzesi a seguito della denuncia del furto consumato nel settembre precedente nella villa bergamasca, sporta dal proprietario cinquantaduenne.
I militari dello speciale Nucleo brianzolo hanno così inserito il bene nella “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande database di opere d’arte rubate al mondo. La conseguente attività di controllo e le verifiche svolte sugli esercizi di commercio antiquariale hanno permesso di individuare il manufatto in vendita sul sito internet di un esercente viterbese, risultato estraneo ai fatti.
Le indagini dei militari hanno consentito di accertare che il bene gli era stato venduto da due italiani deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo per il reato di ricettazione. Il camino è stato sequestrato e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria orobica che ha coordinato l’attività investigativa.
Recuperati un dipinto e due reperti archeologici
Solo una decina di giorni fa un'altra importante operazione dei Carabinieri monzesi che hanno recuperato il dipinto a olio su tela “Venere e amore”, attribuito all’artista napoletano Domenico Morelli (1826-1901).
Il recupero dell’opera, delle dimensioni di 22×42,5 cm, è stato possibile grazie alle attività di controllo e alle mirate verifiche che il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) svolge sui cataloghi d’asta nazionali ed esteri.
Sempre nelle scorse settimane il Nucleo monzese ha recuperato un'anfora etrusco-corinzia risalente al VII-VI secolo a.C., e una kylix magno-greca (una coppa da vino) a vernice nera con stampiglie sul fondo, databile tra il IV ed il III secolo a.C.